Se Facebook e Twitter danno una mano al floricoltore

di Gianfranco Quaglia

Dillo con un fiore. Anzi, proponilo con un social, un Facebook, un tweet. Senza rinunciare all’omaggio floreale. Questo il senso dell’iniziativa che Asproflor, in collaborazione con Mediolanum Corporate University ha lanciato fra tutti gli associati per stimolarli a entrare in sintonia ed empatia con i social media,  perché il rischio è quello di essere eccellenti produttori, ma pessimi venditori, in difficoltà nel raggiungere l’utente finale. Renzo Marconi, il presidente di questa associazione nata in Piemonte e nota in tutta Italia e in Europa per aver lanciato il concorso <Comuni fioriti>, ne ha consapevolezza:  <Il florovivaismo è da sempre il settore di punta dell’agricoltura  italiana e non poteva lasciarsi sfuggire l’occasione di capire, interpretare e usare a fini produttivi il nuovo mondo dei social media>.

Qualche numero: in Italia il florovivaismo copre 35 mila ettari, tre milioni sono i fiori recisi ogni anno, 442 milioni le piante in vaso. Il fatturato è di 1650 milioni di euro. <Ma non dobbiamo dimenticare – aggiunge Marconi – che nel mondo sono 1,5 miliardi gli utenti di Facebok. L’obiettivo del corso è quello di dare maggiore consapevolezza ai produttori nell’uso di questi strumenti, in modo tale che riescano  a usufruirne per conquistare una parte di questa enorme platea>. Naturalmente non solo Facebook, anche Twitter, WhatsApp, Instagram ecc.

La giornata formativa si svolgerà il 19 settembre nella sala multimediale di Confcooperative Piemonte, corso Francia 329 a Torino, dalle 9 alle 18. Docente Umberto Macchi, speaker, coach ed esperto di social media, comunicazione e marketing.

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