Riso fragrant dalla Cambogia miscelato con altri prodotti

Riso fragrant dalla Cambogia miscelato con altri prodotti

Le importazioni di riso dalla Cambogia, che coprono l’84% del prodotto in arrivo dai Paesi meno avanzati, evidenziano un aumento del 41% essendo passate da 156.127 tonnellate di un anno fa alle 220.839 tonnellate attuali. Nel solo mese di aprile sono state importate 35.245 tonnellate dalla Cambogia: questo volume rappresenta il dato mensile più alto di sempre. Ma c’è dell’altro: c’è il sospetto che parte del riso in arrivo, in paricolare per quanto riguarda il Frgrant, sia miscelato con altri prodotti. La denuncia arriva dal sito dell’Ente Nazionale Risi: l’Unione europea infatti ha chiesto maggiore attenzione da parte della Cambogia sul riso Fragrant esportato verso l’UE perché risulta che il prodotto sia stato miscelato con riso convenzionale. Il presidente della Cambodia Rice Federation ha dichiarato che la federazione ha lavorato settimane per risolvere la questione e ha deciso di avvalersi di ispettori internazionali.
Mr. Vanhan, vicedirettore generale del ministero dell’agricoltura in Cambogia, ha dichiarato che le segnalazioni dell’UE sono state prese in seria considerazione e che il settore privato deve mostrare la propria volontà e onestà al cliente per non perdere il mercato comunitario.
“Stiamo chiedendo all’UE di ricontrollare il riso lavorato in arrivo o di assegnare a una terza parte il controllo del DNA per determinare se il riso cambogiano è al 100% Fragrant oppure si tratta di una miscela” ha dichiarato Song Saran, Amministratore delegato di Amru Rice Cambodia.
“Di solito, il riso di buona qualità contiene come minimo riso fragrant tra l’80 e l’85%, mentre si tratta di riso miscelato se ne contiene circa il 55%. Dobbiamo controllare se si tratta di riso miscelato,” ha dichiarato Mr. Saran.
Ha aggiunto che il settore privato ha già che, se non rispettati, determinano come minimo il ritiro delle licenze di esportmostrato la propria onestà, ma risultano una o due aziende che non seguono le regole.
“Non possiamo garantire che tutti i membri del CRF siano onesti, ma disponiamo di leggi, politiche, codici di condotta azione,” ha dichiarato Mr. Saran.
Il testo integrale dell’articolo, in lingua inglese, è disponibile al seguente link: articolofragrant

You must be logged in to post a comment Login