A Bruxelles primi passi per il riso italiano

A Bruxelles primi passi per il riso italiano

Commissione-europea-300x225Primo passo a Bruxelles, dopo la presentazione della richiesta della clausola di salvaguardia, per difendere il riso italiano dalle importazioni. Mercoledi sono in programma due appuntamenti. Il primo riguarda la riunione della Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, presieduta da Paolo De Castro, recentemente nominato anche coordinatore del gruppo S&D (Socialisti e democratici europei) della stessa Comagri. E’ prevista l’audizione del direttore generale della politica agricola, il polacco Jerzy Bodgan Plewa, che dovrebbe fornire elementi sulle possibilità che l’Europa ha per contrastare le importazioni a dazio zero da parte dei Paesi Eba (tutto tranne le armi). Lo avrebbe promesso il commissario all’agricoltura Dacian Ciolos, in occasione dell’incontro con i coordinatori politici a Strasburgo, in seguito alla domanda di De Castro sulla crisi dei settori frutta e riso. De Castro ha anche ricordato “la possibilità per l’Italia di attivare acquisti di riso per gli indigenti, come avvenuto in passato, sempre che questo sia ancora possibile alla luce della nuova normativa europea per il settore”.
Sempre per mercoledì parlamentare europeo Alberto Cirio, insediato da pochi giorni alla Commissione Agricoltura e sviluppo rurale dell’Unione europea, ha organizzato un incontro con il direttore generale dell’agricoltura. Con lui l’on. Antonio Tajani, vicepresidente del Parlamento europeo, Carlo Riva Vercellotti, presidente della Provincia di Vercelli, e Paolo Carrà, presidente dell’Ente Nazionale Risi. Il direttore generale è una figura tecnica che affianca il commissario europeo all’agricoltura uscente Dacian Ciolos. In questo momento di transizione e in attesa della nomina dei nuovi commissari, l’incontro rappresenta un momento significativo dopo le proteste che i risicoltori hanno organizzato in tutte le principali piazze italiane a favore del loro prodotto, insidiato dal cereale che arriva dal Sudest asiatico, in particolare da Cambogia e Myanmar, a prezzi concorrenziali e in esenzione di dazio. Cirio: “Sono felice di occuparmi delle problematiche legate al mondo dell’agricoltura avendo lavorato da tempo anche con il presidente Carrà nel progetto Expo 2015 dedicato al tema dell’alimentazione. Il riso deve diventare un elemento di rilevanza strategica”.

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