Sarà Michelle Obama che ha fatto scuola e proseliti nel mondo, dando l’esempio con il suo famoso orto alla Casa Bianca. Oppure, più semplicemente, il desiderio di tornare alla terra, anche dove comanda il cemento. Fatto sta che in Italia l’ortomania ormai è una realtà consolidata. Da un’indagine Coldiretti emerge che 6 italiani su 10 (circa il 62%) coltivano frutta, verdura o erbe aromatiche in giardini, terrazzi e orti urbani. C’è un 32% che – in mancanza di spazi aperti – sfrutta il balcone o la terrazza; un 15% si accontenta del davanzale della finestra. Affollati anche i centri che vendono materiale da giardinaggio, fiori, sementi, concimi, antiparassitari, terriccio. 

Emilia Romagna, Lombardia, Toscana, Veneto, Piemonte, le regioni più virtuose della produzione ortofrutticola “fai da te”: pomodori, insalata, piante aromatiche, peperoncini, zucchine, melanzane i prodotti più ricercati. Le città che guidano la classifica degli spazi destinati a orti urbani sono nell’ordine Bologna con 165 mila metri quadrati, Parma con 142 mila e Verona con 137 mila. Chi non può disporre di aree e neppure di un balcone si arriva addirittura all’orto portatile custodito in una cassettina da tenere anche in ufficio o a quello verticale per risparmiare spazio.

Insomma, braccia, zappa e badile. Questa sembra essere la tendenza che sta contagiando anche le nuove generazioni. Sporcarsi le mani fa bene alla salute e allo spirito.