La Strada del riso vercellese vuole conquistare l’Europa

La Strada del riso vercellese vuole conquistare l’Europa

Non è stato semplice per un organismo come “La Strada del riso vercellese” muoversi nel 2020, consegnato in larga parte al confinamento a causa dell’emergenza sanitaria. Eppure non ha chiuso i battenti e nell’assemblea di fine anno il presidente Massimo Biloni ha tracciato le linee salienti di un bilancio positivo, con una proiezione al 2021. Tarpate le visite sul posto, sono stati i numerosi webinar a riscuotere successo, attraendo i visitatori su un patrimonio che non è soltanto coltivazione, ma cultura. Un potenziale che comprende, oltre ai paesi coinvolti, città (come Vercelli) e l’insieme dell’offerta culturale (i musei Borgogna, Leone, quello del Duomo). “Le visite virtuali – ha detto Biloni – sono stati momenti molto significativi e hanno messo in luce le gemme di un territorio composito”.
Ma ora gli sguardi si spingono oltre. “Grazie ai collegamenti distanza sono arrivati molti segnali di apprezzamento soprattutto dall’estero. Gli stranieri vogliono conoscere questa zona e noi stiamo lavorando in questo senso”. Come dire: la strada del riso vercellese può spingersi lontano e diventare un biglietto da visita della risaia italiana. “Oltre al riso, siamo in grado di presentarci con la nostra storia, la cultura, raccontare delle tecniche di coltivazione e raffinazione del prodotto. Ricordare che nel Vercellese nacque ad esempio la prima stazione sperimentale di risicoltura, che esiste l’unica Dop europea”.
Fra le iniziative più apprezzate dagli stranieri i corsi per “sommeBilonilier” del riso, che consentono di approfondire la conoscenza e il gusto. “Se le circostanze non ci consentiranno di muoversi in presenza – prosegue Biloni – noi potremo pensare di organizzare webinar dedicati, con degustazioni a distanza. Saranno dei rice tasting experience, che possono diventare anche rice and wine tasting experience allargando l’abbinamento con i vini, attraverso pranzi nei ristoranti. Durante questi incontri a distanza potremo raccontare la storia del riso, coinvolgendo produttori e operatori. Primo obiettivo sarà la Danimarca, Paese che ama molto il Piemonte”.

Nella foto: Il presidente Massimo Biloni (terzo da sin.) con la squadra della Strada del riso vercellese

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