Il satellite fotografa il riso che non c’è

di Gianfranco Quaglia

Le previsioni, purtroppo, non erano errate. E le immagini satellitari, alle quali l’Ente Nazionale Risi si è affidato per avere una dimensione più precisa, confermano. La siccità ha colpito duro in risaia d si produrrà di meno rispetto alle annate precedenti. Tra l’altro la superficie investita a riso in Italia nel 2022 ha subito una riduzione di circa 9.000 ettari in conseguenza delle scelte colturali dei produttori, portando tutto l’areale ad attestarsi intorno ai 218 mila ettari.

A questo taglio si aggiungono i danni da mancanza d’acqua. La valutazione è stata effetuata in Lombardia e Piemonte attraverso appunto le immagini del satelite, elaborate con tecniche avanzate di intelligenza artificiale. Le conseguenze maggiori sono in Lombardia con appezzamenti totalmentde improduttivi in Lomellina (Zeme, San Giorgio, Ottobiano e Cassolnovo), nel Pavese (Pavia, Torre d’Isola, Valle Salimbene, Albuzzano) e in modalità diffusa nel Milanese e nel Lodigiano.

Complessivamente la stima degli ettari danneggiati al 100 per cento in Lombardia ammonta a circa a 23 mila ettari, a cui si dovranno aggiungere danni parziali a coltivazioni che comunque verranno trebbiate. Per quanto riguarda la suddivisione dei danni nei quattro gruppi merceologici si stima una perdita del 28% per il tondo, del 23% per il lungo A, del 22% per il lungo B e del 20% per il medio.

Di questa situazione si è parlato anche a ExpoRice, la manifestazione organizzata da Atl Novara al Castello sforzesco-visconteo del capoluogo novarese. Nella tavola rotonda dal titolo “Il futuro del territorio? Senza riso cambia la storia”, il presidente di Ente Nazionale Risi, Paolo Carrà, è stato esplicito: “Per salvare la risaia italiana occorre tornare alle tecniche convenzionali, come la semina in sommersione per rimpinguare la falda, riducendo la coltivazione a file interrate, cioè in asciutta”. In attesa che siano realizzati bacini di raccolta dell’acqua piovana, un altro invito è arrivato dagli altri partecipanti: sommersione invernale delle risaie, sempre allo scopo di alimentare la falda freatica e ottenere una buona riserva. L’assessore all’ambiente della Regione Piemonte, Matteo Marnati, ha annunciato che presto sarano organizzati gli Stati Generali dell’Acqua. Ha aggiunto che sono già stati mappati in Piemonte 300 tra piccoli e grandi invasi, che potrebbero essere ripristinati in Piemonte. E si chiederà al nuovo Governo di dedicare risorse per realizzare interventi struttureali. 

 

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