Il mistero di Putin Nella cantina del Ghemme

di Gianfranco Quaglia

Nella cantina di una delle famiglie più note del mondo vitivinicolo dell’Alto Piemonte, Paolo e Antonello Rovellotti, c’è una foto emblematica che ritrae uno dei due (Paolo) mentre brinda accanto a Vladimir Putin con un bicchiere di Ghemme Docg “Gran Riserva”, alle spalle le botti di rovere. Una domanda rimane in sospeso: ma lo zar di Russia è stato qui? Anche la risposta è a mezz’aria, tra il serio e il faceto. Edoardo Raspelli, cronista per eccellenza della gastronomia, chiamato dai Rovellotti a festeggiare la storia di questa famiglia e i suoi vini, sostiene che dietro a quell’immagine si nasconda l’ombra di un fotomontaggio. Paolo Rovellotti, che ha invitato buyer, giornalisti, amici e operatori del settore tutta Europa a un evento denominato “Autoctoni al castello”, preferisce glissare con un sorriso e levare in alto il calice del suo “Gran Riserva”.  Poi si lascia scappare: siamo arrivati a Vladimir che ha apprezzato il nostro vino. Tanto da benedire l’accordo tra la famiglia Rovellotti e un oligarca russo, attratto dalla Docg e dal business. Perché una cosa è certa: una bella fetta di vigne con i grappoli pronti da cogliere in questi giorni è frutto di una “joint venture” tra i viticoltori ghemmesi e un imprenditore di Mosca. Chi? Non si sa o non si dice, ma quella foto con Putin, forse un po’ sfrontata in epoca di sanzioni, la dice lunga. Se non il primo inquilino del Kremlino, di sicuro qualcuno del suo entourage o un oligarca che ha avuto il via libera. Ma a volte il mistero può fare la differenza, diventare un punto di forza, e in casa Rovellotti lo sanno: oltre ai Nebbioli dai quali si ricava il Ghemme la famiglia produce vitigno Erbaluce, il bianco la cui denominazione d’origine è concessa per decreto soltanto ai viticoltori di Caluso. E allora ecco che i Rovellotti lo hanno battezzato con un altro nome, accattivante e attrattivo: l’Innominabile.

Intanto Paolo e Antonello Rovellotti si godono gli apprezzamenti degli intenditori: Ghemme, Innominabile, passiti, stanno facendo il giro del mondo. Anche le cantine sono state rinnovate: nel ricetto ghemmese, Raspelli ha celebrato nuovi spazi dedicati alla produzione, insieme con Pietraforata Cantine e I Dof Mati azienda Agricola Fara. 

 

You must be logged in to post a comment Login