Denatalità record e altri primati negativi fanno – come noto – dell’Italia il fanalino di coda in Europa. Ma c’è per fortuna qualche dato in controtendenza che arriva dall’agricoltura: con 53.475 imprese agricole condotte da under 35 il nostro Paese è al vertice nell’area Ue. E c’è una città che può sventolare la bandiera sulla vetta della classifica. Diventa persino difficile crederci, pronunciare quel nome perché ha dell’incredibile, eppure la realtà ci dice questo: il territorio di Roma, con i suoi 51.729 ettari di superficie agricola su un totale di 128.530 lo rendono il più grande comune agricolo d’Europa e tra le località dove esistono la meggiori opportunità di occupazione nel settore primario. Sì, la capitale d’Italia, così bistrattata e purtroppo nota per la deriva in altri settori, è invece al vertice in agricoltura.

Nessuno ci aveva mai pensato, ma ora stanno esplodendo le richieste, anche in tutto il Lazio, per accedere a scuole e corsi di formazione green jobs. L’Istituto Aniene di Roma, ad esempio, ha lanciato due nuovi corsi professionali per imprenditore agricolo e manutentore del verde, quest’ultimo rivolto all’allestimento e alla cura delle aree verdi, parchi, alberature e giardini pubblici e privati, specializzato anche nella difesa fitosanitaria dei vegetali.

Che sia un momento “carpe diem” per i giovani italiani attratti dal mondo agricolo lo dimostra anche un’altra notizia: è di questi giorni la decisione di incrementare gli stanziamenti per gli under 40, passando da 37 a 74 milioni. In questo modo viene aumentata la dotazione della Politica agricola comune (Pac) a cui potrà essere aggiunta anche quella dei Piani di sviluppo rurale promossa dalle singole Regioni. Secondo un’indagine di Coldiretti le aziende agricole condotte da giovani imprenditori possiedono una superficie superiore del 54% rispetto alla media e realizzano un fatturato più elevato del 75% con un 50% di occupati in più in azienda. In Piemonte le aziende under 40 nel 2017 sono aumentate del 30 per cento.