Coldiretti: rimettere dazi all’import anche sul riso non lavorato

Coldiretti: rimettere dazi all’import anche sul riso non lavorato

Decisiva potrebbe essere la prossima settimana. L’Unione Europea cambia rotta e starebbe per far scattare i dazi nei confronti delle importazioni di riso proveniente dalla Cambogia e dalla Birmania. La procedura di approvazione da parte della Commissione, salvo colpi di scena, si dovfrebbe concludere mercoledì 16 gennaio, a seguito dell’adozione del regolamento con procedura scritta per l’entrata in vigore il giorno successivo la pubblicazione.

Viene, in particolare, previsto un periodo di reintroduzione dei dazi solo sul riso Indica lavorato per un periodo non superiore a tre anni, con un valore scalare dell’importo stesso da 175 euro a tonnellata nel 2019, 150 euro a tonnellata nel 2020 e 125 euro a tonnellata nel 2021; una proroga è possibile ove sia giustificata da particolari circostanze.

“Potrebbe così concludersi una vicenda che dura da troppo tempo: sono, infatti, oltre 5 anni che la nostra Organizzazione si è mobilitata ed il Governo italiano, su nostra sollecitazione, ha formalmente avviato il 16 febbraio 2018 la richiesta alla Commissione europea per il ripristino dei dazi”, spiega Paolo Dellarole presidente di Coldiretti Vercelli e Biella con delega al settore risicolo.

“Si tratta del risultato del lavoro e delle mobilitazioni di Coldiretti, come l’evento a Vercelli dello scorso 18 novembre e l’incontro a Bruxelles del 19 novembre, che hanno portato a riconoscere il danno economico dovuto ai volumi di importazioni di riso. Per troppo tempo sono stati, oltretutto, violati i diritti umani ed il riso importato è frutto di soprusi, violenze e sofferenze generate da interessi politici ed economici delle multinazionali. Chiediamo, però, che la clausola riguardi non solo il riso Indica lavorato, ma anche quello non lavorato – commentano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale -. E’ ora, quindi, di dire basta e dare nuovo impulso all’economia risicola del territorio visto che la nostra è quella con i numeri maggiori a livello produttivo con 117 mila ettari, 8 milioni di quintali di produzione e quasi 1900 aziende”.

Nella foto: Paolo Dellarole (presidente Coldiretti Vercelli Biella con delega al settore risicolo, con Fabrizio Rizzotti e Sara Baudo, presidente di Agrimercato Campagna Amica e la presidente di Coldiretti Novara Verbano Cusio Ossola durante l’ultima manifestazione a Vercelli)

 

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