Carrà: “Ricerca e comportamenti virtuosi contro brusone e siccità”

Carrà: “Ricerca e comportamenti virtuosi contro brusone e siccità”

Brusone” o “pyricularia oryzae”, il patogeno che attacca il riso, siccità, scelte agronomiche come la semina in asciutta. Temi affrontati nel convegno che si è tenuto nei giorni scorsi al Centro Ricerche Ente Nazionale Risi, dove sono intervenuti esperti del settore, coordinati da Marco Romani. Tra le esperienze illustrate anche quella di Federico Spanna, del Servizio Fitosanitario Regione Piemonte, responsabile del servizio agrometeorologico di supporto alla difesa dal brusone: con Ente Risi e Fondazione Agraria Novarese il primo esempio di monitoraggio in campo basato su un modello matematico che incrocia i dati meteo con il rischio di diffusione delle spore.

Il confronto ha offerto l’opportunità per un intervento di Paolo Carrà, presidente Ente Nazionale Risi, che ha posto l’accento sui temi più caldi del momento. A cominciare del brusone: “Due sono gli aspetti fondamentali per contrastarlo: la conoscenza e la ricerca. Ente Risi sta mettendo a punto con Università di Torino un modello interregionale in tal senso. Occorre puntare su nuove varietà che esprimano una forte resistenza genetica. Ma nel frattempo serve una maggiore coscienza da parte degli agricoltori, un codice di comportamento che non sempre in campo risulta corretto. Ad esempio pensiamo alla mancanza di rotazione dei principi attivi o alla semina in asciutta: una tecnica agronomica che ha esasperato alcune resistenze”.

A proposito di semina in asciutta Carrà ha sottolineato che “il problema della mancanza d’acqua in risaia in parte è dovuta anche a questa scelta perché impoverisce la falda. In ogni caso – ha aggiunto – la situazione non si risolve soltanto con le deroghe al deflusso minimo vitale o attingendo alle cave. In queste settimane stiamo assistendo a una serie di complicazioni burocratiche che rendono folle tutto il sistema di distribuzione. Le competenze si accavallano e ritardano le decisioni. Occorre puntare anche sulla ricerca, per trovare varietà che resistano a climi più siccitosi”.carra virtuoso

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