Caldo da morire, anzi da vivere: suggerimenti e buone pratiche

Caldo da morire, anzi da vivere: suggerimenti e buone pratiche

Ogni anno, con l’arrivo della stagione estiva, è importante mettere in atto comportamenti e precauzioni per evitare o ridurre le conseguenze del caldo intenso.

Sull’argomento abbiamo intervistato il direttore della Struttura Complessa Cardiologia e Terapia Intensiva Coronarica del Presidio Ospedaliero di Borgomanero dell’ASL Novara, dott. Umberto Parravicini, che ha fornito utili informazioni sui comportamenti corretti sia per i pazienti cardiopatici e anziani, sia per le persone che, pur non avendo problemi cardiaci, con atteggiamenti inadeguati potrebbero andare incontro a rischi per la salute.

Dottore, perché questa crescente attenzione al caldo eccessivo ?

Bisogna innanzi tutto fare una considerazione: il numero delle persone anziane sta aumentando e si calcola che nel 2050 gli anziani nel mondo saranno 2.4 miliardi; l’età media continua ad aumentare ed è arrivata, in Italia, a 80.6 anni per gli uomini e 85.1 anni per le donne. Gli anziani, inoltre, sono diventati in genere più fragili, poiché spesso sono affetti da molteplici patologie e assumono numerosi farmaci. Il caldo esercita due azioni fondamentali: è un potente vasodilatatore e quindi abbassa la pressione arteriosa del sangue;causa una marcata sudorazione che contribuisce ad abbassare ulteriormente la pressione, a disidratare e a far perdere sali minerali soprattutto sodio e potassio.

Quanto è importante curare l’alimentazione durante la stagione estiva e con il caldo?

Il regime dietetico del cardiopatico durante la stagione del caldo intenso deve essere abbastanza scrupolosa; le regole fondamentali da seguire sono:

consumare pasti leggeri, privilegiando piccole porzioni di cibo facilmente digeribili, distribuiti nel corso della giornata. Questo serve a ridurre il lavoro cardiaco per l’ aumentato metabolismo in fase digestiva, soprattutto la cena dovrà essere particolarmente leggera;

bere spesso durante la giornata;se si è affetti da patologie particolari quali lo scompenso cardiaco, il medico curante potrà limitare la quantità di liquidi da introdurre. E’ importante chiedere sempre al proprio medico curante quanto si può bere in più se fa molto caldo e se è necessario integrare i sali minerali (sodio e potassio). Viceversa se uno non è cardiopatico, ma ha la pressione troppo bassa che può causare mancamenti, deve introdurre una dieta ricca di liquidi (almeno 2 litri al giorno, compreso quelli contenuti nella frutta e nelle verdure);

evitare bevande gassate e troppo fredde;

per quanto possibile è utile ridurre al minimo o evitare completamente le bevande che contengono alcool;

un’alimentazione ricca di frutta e verdura contiene già tutti i nutrienti necessari per il fabbisogno di vitamine e di sali minerali del nostro organismo, tolti alcuni minerali come lo iodio che viene normalmente integrato con il sale iodato.

D’estate aumenta anche la voglia di muoversi di più…

Prima di iniziare un programma di attività fisica durante la stagione calda è necessario consultare sempre il proprio medico. Il cardiopatico ha bisogno di una costante attività motoria da effettuare con moderazione. Bisogna tenere sempre presente che i suggerimenti devono valere non solo per i cardiopatici, specie se anziani, ma devono essere estesi a tutti quelli che vogliono fare attività fisica nelle giornate molto calde.

Alcuni consigli…

Praticare attività fisica moderata per circa 2/3 ore a settimana, cercando di mantenere un passo veloce quando si cammina, non solo per migliorare la tonicità dei muscoli, ma anche per bruciare di più con la attività aerobica e ridurre un eventuale soprappeso;

iniziare sempre l’attività fisica gradualmente, soprattutto se abitualmente si è sedentari;

non fare sforzi importanti dopo i pasti, ma attendere almeno due ore anche dopo un pasto leggero;

evitare le fasce orarie più calde della giornata tra le 11.00 e le 18.00;

evitare il brusco passaggio dalla posizione orizzontale a quella verticale, fermandosi in posizioni intermedie pruina di alzarsi in piedi;

riposarsi spesso in luoghi ombreggiati;

smettere gradualmente l’attività fisica e mai in modo improvviso;

se possibile, svolgere attività fisica insieme ad un amico o a un parente perché è più sicuro e più divertente avere qualcuno al fianco;

indossare abiti leggeri, di colore chiaro, non aderenti, traspiranti (cotone, tessuti sintetici antisudore), capello, occhiali da sole, e di usare creme solari protettive.

Quali sono i sintomi che possono farci capire di avere un malessere?

Alcuni sintomi possono essere la spia di un esaurimento da calore, come: mal di testa, vertigini, debolezza, nausea e vomito, urina scura. Se si verificano questi sintomi bisogna interrompere l’ attività fisica e passare immediatamente in un luogo più fresco per raffreddarsi, usando vestiti freschi o bagnati. Se si è consapevoli di una imminente caduta a terra ad esempio per abbassamento eccessivo della pressione arteriosa, bisogna mettersi seduti o, meglio ancora , sdraiati per evitare una possibile perdita transitoria di conoscenza.

E i colpi di calore?

I sintomi da colpo di calore sono più gravi: febbre, confusione mentale, pelle secca, respirazione veloce e poco profonda, polso rapido e debole, convulsioni e perdita di conoscenza.

Estate è anche tempo di ferie, di vacanze e di viaggi, quali comportamenti adottare?

Essere anziano e soffrire di qualche cardiopatia non vuol dire dover sempre rinunciare ad alcuni piaceri della vita come ad esempio affrontare un viaggio. Naturalmente si devono rispettare alcune regole:

si possono effettuare tranquillamente viaggi in aereo ma di durata

non oltre le 2 ore;

evitare le altitudini elevate (montagna oltre 1800 metri);

favorire località con clima fresco e ventilato (montagna sotto i 1500 metri o lago);

evitare le esposizioni prolungate al sole o il rapido passaggio da un ambiente molto caldo ad uno freddo;

usare con cautela l’ aria condizionata, non scendendo mai sotto i 24-25 gradi ed evitare di lasciarla accesa durante la notte nella camera dove si dorme. L’ uso del condizionatore in modalità “dry” cioè deumidificatore, è invece consigliabile durante il sonno perché permette al cardiopatico di respirare meglio con minore sforzo meccanico;

portare sempre con sé una scorta di farmaci necessari per il periodo del viaggio, la documentazione medica più importante e quella più recente.

informarsi, prima di partire, se nella località di villeggiatura sono presenti punti di primo soccorso o farmacie

Se una persona soffre di problemi particolari come aritmie e fibrillazione atriale?

Per questi pazienti, si raccomanda di:

evitare eccessi alimentari e di alcool alla sera perché la digestione lenta e i disturbi gastrici possono causare la fibrillazione atriale;

mangiare frutta ricca di potassio ed eventualmente aggiungerlo alla dieta;

introdurre nella dieta il pesce azzurro, ricco di acidi Omega3 che hanno un effetto antiaritmico;

se assumete anticoagulanti orali (Coumadin, Sintrom) evitare di cambiare continuamente il tipo di alimentazione;

bere molto, soprattutto succhi di frutta, evitando però quello di pompelmo se si sta assumendo il farmaco Dronedarone perché può interagire con il metabolismo epatico e intestinale del farmaco, riducendone l’ efficacia;

evitare di fare sforzi e sudare sotto il sole (la perdita di potassio legata alla sudorazione favorisce le aritmie);

evitare troppo stress anche nei viaggi, arrabbiature e forti emozioni;

evitare i bagni in acqua fredda e le alte quote in montagna (rischio di aumentare la pressione arteriosa);

In conclusione Dottore, come possiamo affrontare il caldo nel miglior modo possibile e partire per le vacanze?

Prima dell’ estate è consigliabile sottoporsi a una visita medica di controllo per valutare le condizioni generali, con particolare riguardo alla pressione arteriosa, che nel periodo estivo spesso necessita di una variazione della posologia della terapia.

Un ultimo consiglio è quello di evitare l’ isolamento. E’ importante uscire di casa e partecipare ad attività sociali organizzate, magari vicino a casa, da istituzioni, associazioni o parrocchie;la solitudine e la depressione sono cattivi compagni quando si deve affrontare il periodo estivo.

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A cura dell’Ufficio Stampa

S.C. Affari Istituzionali, Legali, Comunicazione

Trasparenza e Anticorruzione

Azienda Sanitaria Locale ASL NO

Elena Vallana

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