Besozzi: “L’UE usa il nostro riso come merce di scambio”

Besozzi: “L’UE usa il nostro riso come merce di scambio”

SAM_1244«Il riso non può essere utilizzato come arma di scambio tra l’Unione Europea e i Paesi meno avanzati (leggi Cambogia e Myanmar, n.d.r.). Tutto ciò è ingeneroso e deleterio per il Made in Italy e la nostra economia». Lo dice Matteo Besozzi, presidente della Provincia di Novara, ma in questo caso nella sua veste di vicecapo della delegazione del Comitato delle Regioni a Bruxelles. Besozzi lo ha sottolineato durante la visita ai campi varietali di riso, organizzata dalla Provincia, in collaborazione con l’Ente Risi e quest’anno con il coinvolgimento dell’Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali di Novara e Vco, presieduto da Mauro Mottini. Il momento di confronto, come consuetudine, si conclude nell’azienda Motta di San Pietro Mosezzo. Qui Besozzi ha aggiunto: «Non siamostati capaci di far fronte comune, ora è arrivato il momento di darsi da fare. Occorre fare lobby con altri paesi, ad esempio la Spagna, e probabilmente otterremo risultati».
Il presidente della Provincia si riferisce alla possibilità di porre un argine alle importazioni a dazio zero, che mettono in cisi il prodotto italiano, e alla necessità di farsi ascoltare dalla Commissione. «Non tutto è perduto, tutti i regolamenti della Commissione sono emendabili, soprattutto dal Comitato delle Regioni».
Paola Battioli, presidente Confagricoltura Novara Verbano Cusio Ossola: «Ciò che sta accadendo non è bello, facciamo lobby. La politica finora non ci ha dato risposte, adesso ci aspettiamo un segnale». Lo ha ribadito Massimo Bosio, consigliere provinciale con delega all’agricoltutra: «Se non c’è attenzione da parte della politica la semplice applicazione delle regole europee non basta per introdurre un discorso di salvaguardia». Nel dibattito sono intervenuti anche il commissario Ente Nazionale Risi, Paolo Carrà (di cui riferiamo in altro servizio), Manrico Brustia presidente Cia Novara, Vco, Vercelli. Un riconoscimento speciale è stato consegnato a Antonio Pogliani, per anni dirigente del settore agricoltura della Provincia di Novara. Presenti alla giornata l’assessore regionale Augusto Ferrari, il consigliere regionale Diego Sozzani, l’on. Giovanni Falcone, membro della Commissione Agricoltura della Camera. (g. f. q.)

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