Benvenuto al Nord

di Gianfranco Quaglia

Nel film “Benvenuti al Sud” Claudio Bisio, nei panni del direttore delle Poste trasferito per punizione a Castellabate (Salerno) porta in omaggio alla madre del dipendente che lo ospita una bella e saporita forma di gorgonzola, che la donna esilia sul davanzale della finestra, per attenuare l’intensità di quel forte sapore nordico.

Ma al Sud, terra di mozzarelle, l’erborinato Made in Pianura Padana ha saputo conquistare curiosità e palati. Tanto da spingere Francesco Pagano, ragazzo di 20 anni, a trasferirsi al Nord per apprendere i segreti di questo formaggio dalle venature bluastre e verdastre, lontano dal candore delle mozzarelle di bufala prodotte nella Piana del Sele o di Paestum, detta anche Piana del Nulla perché prima che la mozzarella sfondasse e facesse tendenza poco o niente c’era in quella valle. Francesco lavorava alla Tenuta Vannulo di Antonio Palmieri, noto come l’uomo che parla alle bufale, ha vinto anche il Premio Minerva con un video di cui è protagonista sul mondo dell’allevamento e della caseificazione. Ma è sempre stato affascinato da quel formaggio del Nord che lo intrigava e voleva conoscerlo. Con una borsa di studio è emigrato in Piemonte e ha frequentato l’Istituto tecnico lattiero caseario di Moretta (Cuneo), fra i più avanzati in Europa. E da qui è arrivato alla Latteria Sociale di Cameri (Novara), la cooperativa casearia pià longeva del Piemonte, patria del gorgonzola, dove è stato assunto per ora a tempo determinato. Si è gettato a capofitto nella lavorazione, nella stagionatura, sta toccando con mano tutti i processi produttivi di questo formaggio che con il sapore dolce o piccante trasmette un retrogusto di leggenda. Ha scoperto una nuova patria, si sente a casa. Nell’epoca dei giovani neet (not in education, employment or training) cioè i ragazzi lontani dalla scuola e dal lavoro, quella di Francesco è una storuia in controtendenza. Benvenuto al Nord.

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