Avvisi ai naviganti: contro la cimice asiatica arrivano i Samurai

Avvisi ai naviganti: contro la cimice asiatica arrivano i Samurai

di Paolo Guttardi

Cimice asiatica, arrivano i Samurai

Sarà una lotta senza esclusione di colpi tra due esponenti di quel meraviglioso mondo della zoologia che sono gli insetti. A contendersi il ruolo di vincitore, la Cimice asiatica e la Vespa samurai. L’appello lanciato dalle Organizzazioni agricole, in ultimo Confagricoltura Emila Romagna, sulla necessità di unire tutte le forze per combattere le cimice asiatica, colpevole di causare danni incalcolabili alla frutticoltura (e non solo), comincia ad avere risposte concrete. E’ stato infatti approvato il Decreto5 luglio 2019 n. 102 che consente di introdurre nei nostri ambienti la specie non autoctona Trissolcus japonicus, detta anche vespa samurai, originaria dell’Asia orientale e che è in grado, deponendo le uova direttamente in quelle della cimice, di tenere sotto controllo biologico questo flagello, giunto anch’esso dal lontano Oriente. Ne dà notizia Confagricoltura specificando però che il DPR 102 è solo il primo passo di un percorso più lungo, tecnico ed amministrativo, che, si spera, sia quanto mai celere.

Fitofarmaci al centro dell’attenzione

E’ sempre acceso il dibattito sull’utilizzo dei fitofarmaci, specie dove occorre coniugare ed appianare le divergenze tra chi abita in campagna e il mondo agricolo, per un loro uso più oculato accanto alle aree abitate o in quelle frequentate da “gruppi vulnerabili”. Nelle zone a scarsa densità abitativa, veid le aree risicole, l’attenzione è invece dedicata alle acque superficiali e alle acque sotterranee. La Regione Piemonte da tempo effettua il loro monitoraggio ed i risultati delle analisi relative all’anno 2018 saranno presentati nei prossimi giorni. Nel frattempo l’Assessorato all’Ambiente ricorda che con la DGR 1/3/2019 n. 30-8495 sono state approvate le misure per la tutela degli acquiferi profondi, tra cui le limitazioni d’uso del Bentazone, che entreranno in vigore dal 1°novembre p.v. In estrema sintesi i formulati commerciali contenenti la sostanza attiva bentazone potranno essere applicati ad anni alterni e, per le colture sarchiate, l’impiego è ammesso esclusivamente con interventi localizzati sulle file di semina.

Nuove soluzioni per l’agricoltura del futuro

Lo si è visto anche ai recenti eventi nel corso dei quali le ditte sementiere hanno presentato le loro nuove varietà. L’agricoltura del futuro non potrà fare a meno della ricerca scientifica e tecnica. L’imperativo sarà studiare e trovare nuove soluzioni capaci di fronteggiare tutti quegli aspetti, come il cambiamento climatico e l’aumento della popolazione mondiale, che influiranno negativamente la disponibilità di cibo. L’attenzione è ora sulle tecniche di miglioramento genetico con l’intervento diretto sul DNA e RNA. Tecnologie che consentiranno in sostanza di sfruttare i meccanismi di difesa della pianta o di modificare il suo metabolismo, escludendo caratteri indesiderati per migliorare la coltivazione di una pianta e dunque al sua qualità e sicurezza.

Greeening, avanti con le regole

Ci sarà una semplificazione, nella nuova pac post 2020, delle regole del Greening (inverdimento) ? Il dibattito a Bruxelles è in corso. Ma per ora occorre pensare all’impostazione colturale per la prossima campagna 2020. A livello tecnico le attuali disposizioni che destano più controversie riguardano il divieto dell’utilizzo dei prodotti fitosanitari nelle EFA (aree di interesse ecologico), anche se coltivate con le azotofissatrici, e la diversificazione colturale, con il puzzle da riempire tra colture e percentuali massime ammesse. Le Organizzazioni agricole hanno evidenziato come queste regole impattino negativamente sulla produttività delle aziende e sulla disponibilità europea delle materie prime agricole proteiche.

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