Avvisi ai naviganti: contratti di filiera, ora è possibile

Avvisi ai naviganti: contratti di filiera, ora è possibile

fotoavvisidi Paolo Guttardi

Decreto per gli accordi di filiera

È stata pubblicata la circolare applicativa per l’attivazione dei contratti di filiera e di distretto. Si tratta di uno strumento che ha una dotazione finanziaria di 60 milioni di euro in contributo conto capitale e di 200 milioni di euro di contributo a tasso agevolato attraverso il Fondo rotativo di sostegno alle imprese. L’obiettivo dei contratti di filiera è di sostenere investimenti di rilevanza nazionale nel settore agricolo, agroalimentare e delle agroenergie promuovendo l’integrazione delle politiche di investimento dei diversi attori della filirra. Nell’avviso sono dettagliati i requisiti e le modalità di presentazione delle domande e dei progetti di filiera, che andranno inviati via PEC al Ministero delle Politiche agricole a partire dal 27 novembre 2017.

Assicurazioni agevolate, arriva il Bando 2016

E’ in dirittura di arrivo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del Bando 2016, a seguito della quale si potrà procedere alla presentazione delle domande di sostegno 2016. Rispetto al Bando 2015 vengono considerate le casistiche delle variazioni dell’intestazione delle aziende e le successioni “mortis causa”. Intanto prosegue il pressing dei CAA e dei Condifesa piemontesi verso le Istituzioni regionali e nazionali per risolvere le problematiche, spesso di natura informatica, che hanno finora ostacolato l’attivazione delle procedure per l’erogazione dei contributi sull’assicurazione agevolata campagna 2015 per circa il 10 % delle posizioni.

L’ultima riunione si è svolta a Torino lo scorso 4 agosto, nel corso della quale è stata sollecitata l’attivazione di due percorsi, il primo di natura tecnica nei confronti del SIAN e il secondo, politico, interessando direttamente il Ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina.

La demonticazione negata

Gli anticicloni africani hanno lasciato il segno sulle montagne. Nude o con lembi di ghiaccio anneriti dai detriti rocciosi affioranti. La risaia, che dai ghiacciai trae la fonte dell’acqua irrigua, guarda preoccupata il prossimo futuro. Intanto proprio dalle montagne vengono i danni maggiori, segnalati dai malgari, poiché nelle vallate alpine l’erba è secca, oltre che essere rada e di scarsa qualità. Così che gli allevatori si vedono costretti ad anticipare la demonticazione per carenza di erba da pascolare. La richiesta avanzata da Confagricoltura alla Regione Piemonte di una deroga ( per causa di forza maggiore) al periodo minimo di pascolamento previsto dalle norme sulla Domanda Unica PAC e sul premio alpeggio del PSR (misura 10.1.6), rispettivamente di 60 e 90 giorni, non ha purtoppo e stranamente trovato accoglimento.Nella sua nota di diniego, l’Assessorato agricoltura ha confidato, speranzosamente, che le precipitazioni di fine luglio e di inizio agosto avrebbero consentito il rispetto dei periodi minimi di pascolamento.

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