Addio Gigi, amico e bandiera del territorio

Addio Gigi, amico e bandiera del territorio

di Gianfranco Quaglia

Era la voce e il volto di una città e del territorio. Gigi Santoro, 83 anni fra pochi giorni, ci ha lasciati. Era un giornalista amico del territorio, non solo novarese, dove lavorava, ma di gran parte del Piemonte e della Lombardia, dove arrivava attravedso Videonovara, Teleritmo e Telebiella.

“Gigi” – come tutti lo chiamavano – per oltre mezzo secolo ha svolto un ruolo di primo piano, cominciando a scrivere notizie delle partite di calcio del “Torneo ragazzi”; in seguito aveva diretto il periodico studentesco “Tempi Nostri” organizzando uno dei primi cineforum italiani; poi ha collaborato ai quotidiani “L’Italia” e “Roma” e nel 1962 fondato il settimanale “Il Sabato”, dove sono nati e si sono formati molti dei giornalisti novaresi. Un impegno intenso, affiancato all’attività di dirigente del dipartimento per i settori del personale e del socio-assitenziale della Provincia di Novara per vent’anni. Lasciato questo incarico, Gigi Santoro si era immerso a tutto campo nel mondo dell’informazione, dirigendo i mensili “Novara Più”, “Donna mese”, “Novara mese”. Ha collaborato a lungo con “Il Corriere di Novara” e per 15 anni condotto trasmissioni culturali su “Radio Azzurra Novara”, prima di diventare direttore responsabile di AltaItalia Tv e in seguito direttore dei programmi a Videonovara, Teleritmno e Telebiella. Attraverso l’emittente novarese, con il suo “Salotto” aveva ospitato migliaia di personaggi (dalla politica allo sport allo spettacolo) stabilendo con la città un rapporto umano stretto e intenso: il suo volto e le sue parole entravano con familiarità nelle case di tutti, tanto da meritarsi nel 2007 il riconoscimento di Novarese dell’Anno. A lui si rivolgevano semplici cittadini e mondo imprenditoriale, per confronti e suggerimenti: era stato consulente della casa di cura San Gaudenzio e negli ultimi anni della Fondazione Banca Popolare di Novara. Era anche docente di etica e deontologia della comunicazione all’Accademia delle Belle Arti di Novarasantoro

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