Acqua, riso, cultura e solidarietà sul lago d’Orta (photogallery)

Acqua, riso, cultura e solidarietà sul lago d’Orta (photogallery)

rotary1Il filo conduttore è l’acqua. Quella del lago d’Orta, in una sera di maggio. Quella che allaga le risaie, trattenuta fra gli argini e trasformata in un “mare a quadretti”. Ancora: l’acqua che sgorga dai rubinetti.

Pella, casa Fantini, sponda occidentale del lago, generazioni di rubinettai che con il loro lavoro hanno scritto la storia e gli epigoni continuano a firmarla, a impreziosirla oltre i confini della piccola realtà. Come Daniela Fantini, presidente della Rubinetteria Fantini, un matrimonio tra sobrietà e design avanzato che ha generato il made in di eccellenza. Questa è la cifra che ha mosso anche l’idea di realizzare un resort stellato, attiguo e quasi incorporato nell’azienda stessa, per esaltare lo stile dell’ospitalità come parte integrante di un approccio che va oltre il business: accoglienza, recupero del rapporto umano, disponibilità, cultura.

In questo contesto il Rotary Club di Orta San Giulio, presieduto da Engarda Giordani, ha scelto di dedicare una serata a “Gente di riso”, il libro di Gianfranco Quaglia (Edizione Decima Musa) con prefazione di Bruno Gambarotta. Un viaggio nel mondo della risaia piemontese, scandito dalla narrazione di imprenditori e imprenditrici, lontani dalla realtà del lago d’Orta, ma idealmente uniti da quell’oro blu, appunto l’acqua, senza la quale verrebbe meno il lavoro di rubinettai e risicoltori. Non solo: una storia per certi versi analoga, secolare e segnata da fatica, passione, ambizione e intuizioni. E ora caratterizzata da una concorrenza che – guarda caso – per entrambi i settori, proviene dal Far East. Si è parlato di riso ma anche di solidarietà, di un incredibile progetto realizzato appunto dal Rotary Club Orta a Masango, in Burundi, dove è sorta una realtà assistenziale, illustrata da Walter Zerla, fotografo autore di splendide immagini che testimoniano il “service”.

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