Un bicchiere di buonsenso sconfigge il Cancer Plan

di Gianfranco Quaglia

Ha vinto il buonsenso. Che tradotto nel bicchiere significa: consumo moderato, non abuso o uso nocivo. L’Europarlanento ha salvato quasi diecimila anni di storia del vino, come sottolinea Coldiretti. Se fosse passata la proposta iniziale, quella prevista dal progetto “Cancer Plan”, su ogni etichetta di Barbera, Barolo, ma anche di Prosecco, sarebbe apparsa una scritta che avrebbe messo in guardia tutti i cittadini europei dall’utilizzo del vino, in quanto ritenuto bevanda alcolica dannosa per la salute, a prescindere dalla dose assunta. Un tracollo per il settore, in particolare quello italiano, primo in Europa. Gli allarmi salutistici in etichetta, già adottati ad esempio per le sigarette, l’aumento della tassazione e l’esclusione dalle politiche promozionali UE avrebbero sgnificato la fine di un mondo. Contro la proposta della Commissione Europea si sono battuti con tenacia gli europarlamentari italiani, insieme con la filiera produttiva. Soddisfazione di tutte le organuizzazioni agricole (oltre a Coldiretti, Confagricoltura e Cia), ma anche di Assoenelogi, Unione Italiana Vini, le associazioni che promuovono il turismo legato alle cantine, generatore di un fatturato di 2,5 miliardi di euro. Al contrario sono stati accolti gli emendamenti che orientano il consumatore a un’ottica di misura e consapevolezza.”Insomma – sottolinea Confagricoltura – si è evitato di compromettere il futuro del settore e il suo sviluppo sui mercati internazionali. Era fondamentale distinguere tra uso e abuso di alcol, poiché si riconosce il principio che non sono pericolosi i singoli prodotti, ma la quantità che ne viene assunta”.

 

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