Sul Treno Verde con Novamont chi beve un caffè fa nascere i funghi

Sul Treno Verde con Novamont chi beve un caffè fa nascere i funghi

trenoverdeNovamont, con le bioplastiche biodegradabili, ricavate dal Mater-Bi, è protagonista sul Treno Verde, l’iniziativa di Legambiente e Ferrovie dello Stato che ogni anno fa tappa nelle maggiori stazioni per promuovere la sostenibilità e gli stili di vita virtuosi.

Novamont, la realtà novarese della chimica verde, guidata da Catia Bastioli, sale a bordo del convoglio ambientalista in qualità di “campione dell’economia circolare” per raccontare le proprie best practice nell’ambito della bioeconomia attraverso la creazione di filiere innovative nel settore delle bioplastiche e dei biochemical, illustrandone i vantaggi economici, sociali e ambientali.

Innumerevoli le applicazioni su cui i visitatori del Treno Verde potranno soffermarsi: dai sacchi per la raccolta differenziata, che al termine del ciclo colturale, essendo completamente biodegradabili e compostabili, non devono essere recuperati e smaltiti ma possono essere lasciati nel terreno, contribuendo così al miglior sviluppo delle colture orticole e semplificando le operazioni di gestione del rifiuto plastico, particolarmente onerose per gli agricoltori – alle capsule per il caffè conferibili, al termine dell’uso, nella raccolta differenziata degli scarti alimentari assieme ai fondi di caffè.

Relativamente ai fondi di caffè, infine, gli ospiti del Treno Verde potranno toccare con mano una sperimentazione di economia circolare: una volta consumato, il caffè non è più rifiuto ma diventa nuova risorsa perché il fondo di caffè, assieme alla capsula compostabile in MATER-BI, diventa sostrato per la coltivazione di funghi commestibili, componente di pellet, inchiostri, semilavorati e molti altri prodotti. “Ringraziamo Legambiente e Ferrovie dello Stato per l’opportunità offerta ai cittadini, a chi amministra la cosa pubblica, alle scuole e alle imprese di conoscere da vicino l’economia circolare e le sue potenzialità quale fattore di sviluppo competitivo, unico modello oggi in grado di assicurare un dividendo non solo economico ma anche sociale e ambientale”, ha dichiarato Andrea Di Stefano, responsabile progetti speciali Novamont.

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