Sondaggio risicoltori: la risaia si allargherà, ma meno del previsto

Sondaggio risicoltori: la risaia si allargherà, ma meno del previsto

L’industria di trasformazione ha chiesto agli agricoltori italiani di seminare almeno 20 mila ettari in più di riso per rispondere alle richieste di mercato. Come hanno risposto i risicoltori? Le prime indicazioni arrivano dal sondaggio semine che ogni anno Ente Nazionale Risi lancia fra i produttori per avere risposte e orientamenti sulla campagna che verrà. Hanno aderito 826 aziende, corrispondenti al 23 per cento dell’intera superficie. Il responso, benché parziale, è considerato attendibile e indicativo. Stando ai numeri, la risaia italiana non aumenterà di 20 mila ettari (da 220 mila a 240 mila come atteso dall’industria) ma dovrebbe passare a 225.600 ha (+2,53%). Con un incremento del comparto tondo (riso da risotto) del 25%: da 53.900 a 67.900 ettari, trainati dalle varietà Selenio e Centauro. E dall’attuale andamento del mercato, che sta premiando i risicoltori con quotazioni considerate interessanti e remunerative.

Nel settore medio e lungo A spiccano per preferenze il Vialone Nano, il Roma, mentre flettono l’Arborio e il Carnaroli. Infine il lungo B (riso Indica, non da risotto ma finalizzato a contorni e insalate) registra una diminuzione del 20 per cento con una superficie che scende da 52.900 ettari a 42.000. Anche qui incidono i prezzi: al contrario delle aspettative, il lungo B non è stato sufficientemente apprezzato nella campagna di commercializzazione, rimanendo sempre al di sotto dei 30 euro il quintale, soglia minima ritenuta sufficiente per coprire i costi di produzione.

semina

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