“Rice to love”, la denuncia che ha colpito Bruxelles

“Rice to love”, la denuncia che ha colpito Bruxelles

“Rice to love”, il documentario girato da Stefano Rogliatti, giornalista torinese, sponsor Coldiretti Price-to-love-U-Wai-Kloiemonte, è stato al centro di una proiezione nella sala Vip di Novara, durante una serata in cui sono intervenuti il presidente regionale Coldiretti, Roberto Moncalvo, la presidente di Coldiretti Novara Vco, Sara Baudo, lo stesso Rogliatti.

Girato in Myanmar (ex Birmania), “Rice to love” mette a nudo la difficile condizione del popolo birmano e in particolare il genocidio dei Rohingya, minoranza etnica che sta subendo una dura persecuzione a opera del regime birmano. I Rohingya, vocati alla coltivazione del riso, sono perseguitati e costretti a cedere tutta la loro produzione. Rogliatti, mettendo anche a rischio la propria incolumità, ha documentato le condizioni di vita: una denuncia della violazione dei diritti umani, che ha contribuito a fare breccia nella Commissione Europea per rivedere la posizione in merito al regime tariffario a dazio zero accordato all’export di riso verso la UE, in virtù di accordi stipulati per favorire i Paesi meno avanzati. In realtà quei “benefit” sono andati a vantaggio di esportatori, multinazionali, operatori del settore, non dei contadini birmani. Da qui la decisione, dopo quasi cinque anni di battaglia, di accogliere le richieste dei risicoltori europei (in prima fila quelli italiani): alla fine è scattata la clausola di salvaguardia e sono stati ripristinati i dazi.

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