Peste suina e crisi latte, il Piemonte si fa sentire a Roma

Peste suina e crisi latte, il Piemonte si fa sentire a Roma

Peste suina e crisi del comparto latte, i temi affrontati a Roma durante la Commissione politiche agricole della Conferenza Stato-Regioni. L’assessore all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte, Marco Protopapa ha partecipato all’incontro con il ministero dell’ambiente, alla presenza del sottosegretario Vannia Gava.
“Abbiamo sottoposto al sottosegretario il grave problema soprattutto della gestione dei cinghiali che interessa il Piemonte, mettendo in evidenza i limiti d’azione che ci vengono imposti a parità di tutto il territorio nazionale. Abbiamo bisogno di soluzioni pratiche ed emergenziali e non solo teoriche rivolte sia per le zone interessate dalla peste suina africana che in quelle libere. L’esasperazione dei territori e delle aziende agricole piemontesi ha raggiunto livelli insostenibili e non si può più attendere anche perché riscontriamo continue difficoltà per poter attuare quello che noi riteniamo utile per risolvere questa emergenza”, sottolinea Protopapa.
La crisi del comparto del latte. “I costi delle materie prime e dei beni di consumo stanno aumentando in modo esponenziale e in tutte le regioni italiane. – prosegue l’assessore – Pertanto in qualità di rappresentanti regionali abbiamo proposto un momento d’incontro, nella forma di stati generali tra le Regioni, con l’obiettivo di creare un documento comune che prenda in considerazione la situazione critica in atto e che sia a tutela delle aziende agricole colpite dai continui rincari delle materie di base, con l’effetto di determinare l’aumento in modo sconsiderato del costo di produzione”.

Per fronteggiare i danni causati dalla peste suina l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte ha stanziato 1,8 milioni di euro di aiuti straordinari per le aziende piemontesi suinicole operanti nelle aree ricomprese nella zona infetta (zona rossa) e nella zona buffer interessate dalla Peste suina africana.

Il contributo regionale è finalizzato a ricoprire le perdite di reddito dovute al deprezzamento dei capi macellati a causa della PSA, compensando la differenza tra il prezzo di mercato registrato a dicembre (ex-ante l’evento infettivo) e quelloeffettivamente realizzato al momento della macellazione. Inoltre al divieto di ripopolamento per 6 mesi dopo l’abbattimento a causa della PSA.

Il provvedimento, approvato dalla Giunta regionale, diverrà operativo dopo il parere di approvazione della commissione europea.

“La Regione Piemonte anticipa le risorse in attesa dei ristori ministeriali per andare incontro alle aziende del nostro territorio interessato dall’emergenza peste suina. Lo stanziamento è rivolto a sostenere ulteriori spese e i mancati guadagni derivati dai provvedimenti che impongono la macellazione del bestiame per emergenza peste suina” – dichiarano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte Marco Protopapa.

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