Peste suina, arrivano gli ispettori dell’Unione Europea

Peste suina, arrivano gli ispettori dell’Unione Europea

Al webinar organizzato da Confagricoltura con l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Luigi Icardi, i dirigenti della Sanità Veterinaria regionale hanno annunciato che nelle prossime settimane l’Unione Europea ispezionerà il Piemonte per verificare la gestione dell’emergenza Psa (peste suina africana). Gli allevatori chiedono di creare il vuoto sanitario e di avviare al più presto l’abbattimento dei cinghiali. Al webinar hanno partecipato anche il direttore dei servizi veterinari della Regione Bartolomeo Griglio e il commissario per l’emergenza peste suina in provincia di Alessandria Giorgio Sapino.
Il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia – intervenuto all’incontro con il presidente nazionale degli allevatori di suini di Confagricoltura Rudy Milani, il direttore regionale dell’organizzazione Ercole Zuccaro e i direttori di Alessandria Cristina Bagnasco, di Asti Mariagrazia Baravalle e di Cuneo Roberto Abellonio – ha sottolineato la ferma volontà degli allevatori di adottare “tutte le azioni necessarie per assicurare la piena ripresa delle attività produttive, che nel nostro Paese rappresentano un volume di 100.000 suini macellati alla settimana.
“Un patrimonio basilare per l’ economia agricola regionale – ha aggiunto Allasia – che conta su oltre 1.300.000 suini, allevati prevalentemente in provincia di Cuneo”.
Attualmente – ricorda Confagricoltura – ci sono 8.000 suini nell’area infetta, individuata in 78 comuni della provincia di Alessandria, che complessivamente conta su 29.000 capi allevati; altri 190.000 suini sono presenti nelle stalle in provincia di Torino e 931.000 in provincia di Cuneo, dei quali 500.000 nel raggio di 15 chilometri da Fossano. I numeri degli allevamenti cuneesi – hanno sottolineato gli allevatori di Confagricoltura che hanno partecipato al webinar – fanno sì che sia indispensabile evitare che l’epidemia si estenda; per questo è necessario procedere al più presto, seppur a malincuore, all’abbattimento forzoso di tutti i suini allevati nell’area infetta in provincia di Alessandria.
“D’intesa con la Regione Piemonte – ha dichiarato Allasia – chiederemo al governo di poter utilizzare i fondi stanziati sul decreto Sostegni-Ter, che ammontano complessivamente a 50 milioni di euro per il comparto suinicolo, per ristorare gli allevatori dalla perdita di reddito e per creare al più presto un vuoto sanitario che ci preservi dalla diffusione dell’epidemia. Contemporaneamente siamo tornati da sollecitare alla Regione – ha rimarcato il presidente di Confagricoltura Piemonte – la definizione di un piano di depopolamento dei cinghiali, che dovrà essere avviato al più presto”.
Concluso il monitoraggio che nelle prossime settimane sarà compiuto dai funzionari dell’Unione Europea, sarà recintata l’aria infetta, operazione in parte agevolata dalle barriere già esistenti costituite dalle recinzioni autostradali.peste suina regione piemonte

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