Per un pugno di fagioli (fotogallery)

Per un pugno di fagioli (fotogallery)

SAM_2119Si può ripartire da un pugno di fagioli. Lo sa bene Umberto Uga che, arrivato alla soglia delle ottanta, un passato di sindaco, ha deciso di rilanciare la coltivazione dei fagioli a Villata, sulla riva sinistra della Sesia, in provincia di Vercelli. La coltivazione ha un nome preciso: <Fasola di Villata>, il timido <Phaseolus vulgaris> che nell’anno (2016) dedicato dal’Onu ai legumi può trovare una sua collocazione più che dignitosa. Umberto Uga ha recuperato questi fagioli dopo anni di oblio. La <fasola> conobbe momenti d’oro nel Settecento e nell’800 e negli anni della grande emigrazione era stato esportato Oltreoceano. Finito nel dimenticatoio o relegato fra i cibi poveri, ora riemerge dal letargo e assurge a cibo funzionale. Umberto ha ripreso e allargato la coltivaione con l’aiuto di un agricoltore che gli ha messo a diposizione un campo di mais. Il granoturco non è una casualità: il fagiolo di Villata, per sua natura, può essere definito timido e pigro, tanto che ha bisogno di un sostegno per emergere e arrampicarsi. Gli stocchi del mais rapresentano un sostegno naturale, quai un invito a chiamrsi fuori, all’ombra del fitto fogliame perché non ama il sole.

You must be logged in to post a comment Login