Nel bicchiere del Piemonte brilla l’Erbaluce e sfreccia il Giro d’Italia

Nel bicchiere del Piemonte brilla l’Erbaluce e sfreccia il Giro d’Italia

Nel bicchiere del Piemonte non ci sono soltanto docg e doc. C’è molto di più: la storia del territorio, il lavoro di migliaia di persone, l’imprenditoria d’eccellenza, la cultura. Anche il Giro d’Italia. Tutto questo sta andando in scena al Vinitaly, padiglione 10, dove – nel giorno dell’inaugurazzione – anche il ministro alle Infrastutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, si è incontrato con i consorzi e l’assessore all’agricoltura e cibo della Regione, Marco Protopapa. Una opportunità per sottolineare al ministro la realtà vitivinicola del Piemonte oggi caratterizzata dai tanti giovani produttori evidenziando quindi il cambio generazionale e per ricordare anche le criticità da risolvere.
Anche il vicepresidente della Regione, Fabio Carosso, ha sottolineato la soddisfazione per la presenza al Vinitaly delle nuove generazioni.
Filippo Mobrici, vicepresidente di Piemonte Land of wine, il super consorzio che rappresenta tutti i consorzi della regione, ha parlato di un Piemonte vitivinicolo unito, essendo tra le principali regioni che producono vino di qualità nel mondo.
Nell’area istituzionale inoltre la Regione ha presentato ufficialmente l’Erbaluce, vitigno dell’anno 2023 del Piemonte, con la partecipazione del Consorzio Tutela Vini Docg Caluso, Carema e Canavese e di Colline Novaresi – Consorzio di tutela Alto Piemonte. Durante il passaggio di consegne dal Freisa, vitigno dell’anno 2022 al vitigno a bacca bianca, l’assessore regionale all’Agricoltura ha sottolineato l’importanza del progetto e della continuità nel voler valorizzare i vitigni del Piemonte insieme ai territori di produzione. Grande entusiasmo è stato espresso dal presidente del Consorzio di tutela Erbaluce di Caluso, Antonino Iuculano, per l’importante occasione avuta dalla Regione di promuovere il vino con le sue diverse declinazioni: bianco, spumante, passito.
Al Vinitaly protagonista anche lo sport con il Giro d’Italia 2023 in Piemonte. Grandi vini, sport e territori bellissimi, sono queste le parole chiave che ha ricordato l’assessore allo Sport, Fabrizio Ricca, presentando le tre tappe che attraverseranno la regione: il 17 maggio da Camaiore a Tortona, il 18 maggio da Bra a Rivoli e il 19 maggio da Borgofranco d’Ivrea a Crans Montana in Svizzera. Tortonese, Roero, Canavese le terre delle Docg: Barolo, Barbaresco, Gavi ed Erbaluce di Caluso e di molti vini Doc. L’assessore ha sottolineato come il Giro d’Italia grazie alla collaborazione con RCS Sport sarà occasione di promozione del territorio e dell’enogastronomia piemontese. Operazione questa avviata già da anni con i grandi eventi sportivi che la Regione ha portato in Piemonte, ricordando le Universiadi 2025 e le Atp final tennis.
Il premio Angelo Betti, dedicato ai professionisti ed imprenditori del mondo enologico che si sono particolarmente distinti per aver contribuito al progresso qualitativo in ambito produttivo, segnalati dagli Assessorati regionali all’agricoltura, quest’anno è stato assegnato a Chiara Soldati, pioniera dell’empowerment femminile nel mondo del lavoro alla guida della Tenuta La Scolca, sulle colline del Gavi, in provincia di Alessandria. L’assessore regionale all’Agricoltura ha consegnato il premio sottolineando la storicità dell’azienda e ricordando che il padre Giorgio Soldati ha voluto fortemente la Doc nel 1974 e la Docg nel 1998 e ha fondato il Consorzio del Gavi, e il percorso aziendale sui temi della qualità, della promozione del territorio, dell’internazionalizzazione del brand Gavi.vinitaly6

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