L’Onu condanna genocidio Rohingya. Coldiretti: stop ai benefici per il Myanmar

L’Onu condanna genocidio Rohingya. Coldiretti: stop ai benefici per il Myanmar

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione che condanna la violazione dei diritti umani perpetrati dalla Birmania contro la minoranza musulmana dei Rohingya e di altre minoranze. Nel documento si invita il Governo del Paese a proteggere questi gruppi e assicurare giustizia per la violazione dei loro diritti. L’iniziativa presa al Palazzo di Vetro conferma quanto da tempo i risicoltori europei, in particolare quelli italiani, sostengono: “una situazione di grave sfruttamento in un Paese che spesso si serve di questa condizione per realizzare produzioni agricole, in particolare di riso, a basso costo, a discapito del rispetto dei diritti umani e dell’ambiente”. Così commentano il presidente di Coldiretti Piemonte Roberto Moncalvo e il delegato confederale Bruno Rivarossa. “Coldiretti Piemonte ha denunciato con forza questa problematica nell’ultimo anno in Italia ed anche in Europa, grazie alla collaborazione con il giornalista e regista Stefano Rogliatti che si è recato a documentare la situazione in Birmania. A novembre dello scorso anno abbiamo portato il documentario prodotto e la nostra denuncia a Bruxelles, contribuendo ad ottenere l’attivazione della clausola di salvaguardia e allo stop delle importazioni agevolate di riso Indica da questo Paese, che fa concorrenza sleale alle produzioni di riso italiano e a farne le spese sono non solo gli agricoltori italiani, ma anche coloro che in Birmania continuano a coltivare in situazioni di sfruttamento. E’ evidente quanto sia a questo punto necessario mettere in atto quanto già richiesto nei mesi scorsi – proseguono – cioè passare al più presto alla sospensione del regime EBA (Everithing but arms) per tutte le esportazioni di questo paese, il regime agevolato che permette ai paesi in via di sviluppo di esportare più facilmente tutto tranne le armi, e al ripristino dei dazi su tutte le importazioni dalla Birmania”.

Lìapplicazione della clausola di salvaguardia nel 2019 ha infatti ridotto e stoppato le importazioni di riso tipo Indica, ma non quello Japonica, il medesimo che viene coltivato in Italia, finalizzato al nostro risotto.

“Rice to love”, questo il titolo del documentario di Stefano Rogliatti dedicato alla situazione delle produzioni in Myanmar, è stato proiettato in quest’anno in diverse sale in Piemonte ed al Villaggio Coldiretti di Milano a luglio.

Rohingya

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