Laura, climate leader al servizio dell’ambiente

Laura, climate leader al servizio dell’ambiente

di Franco Filipetto

Laura Marchini di Fosseno di Nebbiuno (Novara) ha preso parte a una formazione a Berlino sui cambiamenti climatici organizzati dalla fondazione “Al Gore”. L’obiettivo è stato creare “Climate Leader”, persone formate che possano sensibilizzare i cittadini. Il convegno ha coinvolto 680 persone da 50 Paesi di tutto il mondo.

Come è nata la passione per l’ambiente?

<Mi sveglio al mattino e vedo il Lago Maggiore. Sono abituata a muovermi tra panorami splendidi, in una natura meravigliosa, preservarla mi viene spontaneo>.

L’aggancio con il progetto Al Gore: come hai potuto partecipare?

<Ho visto l’annuncio sui social e ho colto al volo l’opportunità. Ho mandato il mio curriculum e dopo 15 giorni mi hanno chiamato. L’idea di potermi confrontare con persone da tutto il mondo è stimolante>.

Come ti sei trovata in quell’ambiente con giovani provenienti da ogni continente?

<Trovare giovani entusiasti che si sentono responsabili per cosa stiamo lasciando alle prossime generazioni è stato bello. Utile nel venire a conoscenza dei tanti progetti che ci sono in tutto il mondo per preservare l’ambiente. Un laboratorio incredibile ad esempio è l’Africa, che noi non conosciamo.  Ci sono ovunque tantissime energie ed un incredibile impegno per cambiare i modelli di produzione e di consumo, per fare in modo che i prodotti vengano completamente ripensati e che i rifiuti diventino materie da reimpiegare>.

Quali temi sono stati sviluppati a Berlino?

<Il cambiamento climatico alla base e le soluzioni per poter invertire la tendenza. Dobbiamo agire per evitare di far aumentare la temperatura del pianeta oltre i 2° messi come limite di non-ritorno. Attenzione è stata dedicata alla necessità di abbandonare le fonti energetiche fossili per sviluppare le energie rinnovabili.  E’ emerso quanto sia importante creare reti e relazioni>.

Quale può essere il tuo apporto per difendere e migliorare l’ambiente?

<Ai “Climate leader” viene chiesto l’impegno di sensibilizzare cittadini, enti ed associazioni su queste tematiche, bisogna prendere coscienza dei problemi che il pianeta sta affrontando a causa dell’intervento dell’uomo, quindi agire per invertire la rotta. Sono a disposizione di tutti coloro che vogliono portare queste tematiche all’interno delle comunità. Faccio parte anche del Csr Manager Network, l’associazione che si occupa di responsabilità d’impresa, l’impegno è quello di diffondere la cultura della sostenibilità e portarla nelle aziende>.

Può essere questo un settore dove potrai meglio sviluppare le tue ambizioni?

<In Italia questo ambito viene definito come “sviluppo sostenibile”, ma io trovo più corretta la definizione francese di “sviluppo durevole”, perché dobbiamo garantire lo sviluppo così da non mettere in pericolo gli equilibri della natura e del pianeta>.

Un tuo consiglio ai giovani di oggi in continua ricerca di un posto di lavoro.

<Siamo in una situazione paradossale: da una parte si stanno aprendo tantissime opportunità in nuovi ambiti, dall’altra c’è un mercato del lavoro ancora regolato secondo vecchie logiche. Però è un momento in cui si può fare qualcosa di diverso. Bisogna cogliere le opportunità date da crowdfunding, finanziamenti da parte di fondazioni. Negli Stati Uniti provare, fallire e ricominciare è una parte fondamentale del proprio percorso professionale. Dovrebbe diventare così in Italia>.

Che ne pensi dei giovani cervelli costretti, loro malgrado, a migrare per realizzare ambizioni e per ottenere un’occupazione?marchini

<Nulla di male nell’andare all’estero, mettersi alla prova in contesti e sistemi culturali e professionali diversi. E’ una grande occasione di arricchimento personale. Il problema è quando si vorrebbe tornare nel proprio Paese per mettere in pratica quanto appreso, ma mancano le opportunità e un sistema in grado di valorizzare queste risorse. Consiglio di partire con lo spirito da pionieri>.

 

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