La riscossa dell’aceto balsamico di Modena

La riscossa dell’aceto balsamico di Modena

Corsini Enrico aceto balsamicoLo hanno definito “oro nero”. E’ l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, fra le eccellenze del Made in Italy. Il Consorzio di Tutela, dopo un 2020 difficile a causa della pandemia, ha chiuso il 2021 con un bilancio più che positivo: un incremento della produzione e delle vendite di oltre il 17%, che hanno attestato i volumi su quelli pre-Covid. In particolare, il centro di imbottigliamento consortile ha fatto registrare un aumento del 30% delle quantità imbottigliate.
“Si sono superate le 110 mila confezioni certificate – afferma Enrico Corsini, presidente del Consorzio – ma ciò che più importa per un aceto che deve sottostare a tale eccezionale periodo di invecchiamento sono le giacenze di prodotto nelle tipiche ‘batterie’ di botti, che servono per sostenere la produzione delle annate future: la filiera produttiva oggi consta di 250 produttori, che detengono circa 3milioni di litri di prodotto in invecchiamento nelle proprie acetaie, con un deciso incremento rispetto al decennio precedente.”
L’aceto, con oltre 12 o 25 anni di invecchiamento in botti secondo la antichissima tradizione, viene confezionato per legge in una bottiglia dalla forma esclusiva, disegnata da Giugiaro oltre venti anni fa. Il Consorzio ha ottenuto il riconoscimento ministeriale nel 2009 e da tale data è l’unico gruppo che può vantare il nome “Aceto Balsamico Tradizionale di Modena” nella propria ragione sociale. “Da 12 anni siamo incaricati per legge di svolgere le azioni di tutela, vigilanza, promozione e divulgazione sul prodotto, e tutti i produttori – afferma Corsini – sia che siano associati o no al Consorzio Tutela – sono tenuti per legge a coprire le spese di tali azioni, con un contributo che si chiama ‘erga omnes’”.
Il Consorzio è impegnato anche sul fronte legale pe difendere l’autenticità dalle imitazioni. La parola ‘balsamico’ che dovrebbe essere prerogativa esclusiva dei tre aceti (Aceto Balsamico di Modena IGP, Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia) ha riscosso tanto successo che oggi è evocata in tutte le salse, in Italia come all’estero. Basti ricordare la vertenza in corso con la Slovenia, che sta tentando addirittura di legalizzarla per decreto.

Nelle foto: la classica bottiglia dell’aceto balsamico tradizionale DOP di Modena e Enrico Corsini, presidente del Consorzio di Tutela

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