Il grande gelo su frutta, vigne, orticole e api (fotogallery)

Il grande gelo su frutta, vigne, orticole e api (fotogallery)

gelate albicoccoGelate Piemonte 4Gelate Piemonte 5gelate piemonte6gelate piemonte7sport9 Gelate Piemonte_1Il crollo delle temperature sottozero sta mettendo a rischio i raccolti dopo un lungo periodo di alte temperature che hanno favorito il risveglio della vegetazione che è ora più sensibile al grande freddo con bufere di vento e neve anche a bassa quota. Accade in tutto il Centro-Nord, con gravi danni ai frutteti, ma anche al settore apistico. In particolare il Piemonte sta subendo gli effetti di questa improvvisa coda d’inverno. Ha anche nevischiato tra le province di Novara e Vercelli, nel Monregalese, in provincia di Cuneo, e nella provincia di Alessandria con gelate nell’Acquese e nel Novese. Nella pianura del Torinese le temperature sono andate sotto lo zero, era già successo nel Pinerolese nelle scorse settimane, ma le colture non erano ancora fiorite, provocando lievi danni a kiwi, pesche e albicocche. Il gelo ha segnato, tra le orticole, gli asparagi di Santena e del Pianalto di Poirino.
“Per una stima dei danni attendibile dobbiamo aspettare qualche giorno – commentano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato confederale – . Con il caldo dei giorni scorsi le piante hanno anticipato la fioritura ed il freddo improvviso è dannoso, oltre che per le orticole e le piante da frutto, anche per il comparto apistico. Il grano, invece, sta patendo maggiormente la siccità. L’abbassamento della colonnina di mercurio per lungo tempo sotto lo zero provoca danni gravissimi ma lo sbalzo termico ha inevitabilmente un impatto anche sull’aumento dei costi di riscaldamento delle produzioni in serra di ortaggi e di fiori, soprattutto se si considera che i prezzi del gasolio sono in continua crescita da novembre”.

Il presidente di Confagricoltura Piemonte, Enrico Allasia: “Chiediamo alla Regione di intervenire per attenuare le difficoltà  delle imprese, accelerando il più possibile il pagamento dei contributi previsti dalla Pac e snellendo le procedure burocratiche per l’ottenimento degli aiuti”. Il direttore Ercole Zuccaro: “I danni su pesco, susino e albicocco sono pesantissimi, con oltre il 50 per cento della produzione compromessa”.

Cia (Confederazione italiana agricoltori) del Piemonte è intervenuta e con le altre organizzazioni chiede di dichiarare lo stato di calamità.

“Prendo atto della grave avversità che ha colpito i territori piemontesi e in particolare le numerose colture che in questo periodo erano già in fiore, mettendo a serio rischio i futuri raccolti” dichiara l’assessore all’Agricoltura e cibo Marco Protopapa della Regione Piemonte. “Questo grave evento – prosegue – non ha risparmiato nessuna zona mettendo a rischio un’economia già compromessa da questo lungo periodo pandemico e dalle recenti alluvioni. Per constatare con maggior puntualità quanto determinato dallo shock termico stiamo organizzando alcuni sopralluoghi utili per verificare l’entità dei danni che sicuramente le associazioni agricole quantificheranno nei prossimi giorni”.
Martedì 13 aprile l’assessore è stato invitato dal tavolo ortofrutticolo Cuneese ad effettuare un sopralluogo nelle zone colpite ed anche per un incontro con le organizzazioni dei produttori.

Le foto sono di Confagricoltura, Cia, Coldiretti

 

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