Gli alieni sono fra noi Una Summner School insegna a combatterli

di Gianfranco Quaglia

Può destare qulche sorpresa o curiosità la Summer School che dal 2 al 6 luglio si svolgerà nel campus universitario di Grugliasco, sede della Facoltà di Agraria e di Agroinova, il Centro di competenza per l’innovazione in campo agro-ambientale, diretto da Maria Lodovica Gullino. Mentre i Paesi europei si scontrano e divergono sulle modalità di accoglienza, contenimento o respingimento dei migranti, alle porte di Torino trenta ricercatori provenienti da università italiane, ma anche da Lituania, Slovacchia, Romania, Grecia, Croazia, si confronteranno su un progetto specifico: come combattere gli alieni.

Fantascienza o visione avveniristica? Capacità di vedere oltre e occuparsi di quello che verrà, mentre altri sono fortemente radicati al presente? Niente affatto. Il progetto europeo Emphasis studia nuove tecnologie per contrastare i parassiti, quei patogeni che per effetto della globalizzazione giungono nell’Unione europea attraverso lo scambio di merci e sementi e che stanno mettendo seriamente a rischio i sistemi agricoli dei Paesi membri. Autentici clandestini, che la scienza cataloga come “alieni” ma in realtà sono concretamente già tra noi. Si mimetizzano durante i viaggi, alcuni addirittura appesi alle ali degli aerei che percorrono rotte inrercontinentali, sbarcano negli aeroporti e si diffondono velocemente provocando disastri. Ne sanno qualcosa, ad esempio, gli agricoltori che coltivano nelle immediate vicinanze di alcuni scali, come quello di Malpensa.

La Summer School vuole offrire un contributo alla lotta e ridurre i danni. Una parte del confronto sarà incentrata sulla tecnologia Lamp, strumento che consente attraverso l’analisi molecolare effettuata sul Dna delle colture, di evidenziare con precisione e tempestività il sorgere di eventuali epidemie. Con questa tecnologia sarà possibile avere in tempo reale la dimensione degli attacchi e di intervenire con i necessari antagonisti messi a disposizione della scienza. Maria Lodovica Gullino, direttore di Agroinnova che coordina il progetto europeo finanziato con 7 milioni di euro, punta a un obiettivo: formare i dottorandi, aggiornare i ricercatori e favorire il dialogo fra ricerca e mondo produttivo, trasferendo i risultati degli studi. Come dire: la lotta all’alieno non rimanga un puro esercizio didattico. 

 

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