De Castro: non possiamo accettare il riso da Myanmar e Mercosur

De Castro: non possiamo accettare il riso da Myanmar e Mercosur

“Non possiamo accettare nuovi ‘attacchi’ contro il riso italiano ed europeo, sia che giungano nuovamente dal Myanmar che dall’accordo Mercosur, che l’Ue ha negoziato con i Paesi dell’America Latina”. Così a Bruxelles Paolo De Castro, coordinatore S&D alla commissione Agricoltura dell’Europarlamento.

Per l’eurodeputato Pd “la domanda che il ministro delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, presenta ai partner europei, di valutare le condizioni per far scattare la clausola di salvaguardia sulle importazioni di riso Japonica dal Myanmar, in aumento del 300% tra la campagna 2019 e quella precedente, è un passo in avanti fondamentale per un settore strategico dal punto di vista sociale, ambientale ed economico”.

“Una battaglia che noi, come Parlamento europeo, siamo pronti a sostenere con forza: lo abbiamo già fatto con risultati importanti contro la concorrenza sleale che Cambogia e Myanmar praticavano sul riso Indica. Ora si tratta di non vanificare quelli sforzi per proteggere anche il comparto del riso Japonica”, ricercatissimo per i nostri risotti, e che rappresenta il 75% della produzione totale di riso dell’Ue.

“Non dubitiamo – ha sottolineato De Castro – della sensibilità che ha sempre dimostrato su queste problematiche il commissario all’Agricoltura e futuro responsabile per il Commercio, Phil Hogan. Così – conclude De Castro – dopo il pomodoro australiano, il prosecco ‘made in Moldavia’ e commercializzato in Usa, il riso Indica dal sud-est asiatico, continueremo – come abbiamo fatto con la commissaria uscente, Cecile Malmstroem – a lavorare insieme per la difesa delle produzioni di eccellenza italiane ed europee”.

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