Braciole alla riscossa, cala il consumo di carne in Italia (fotogallery)

Braciole alla riscossa, cala il consumo di carne in Italia (fotogallery)

Quasi un italiano su dieci ha detto completamente addio alla carne, ma nel 2015 l’allarmismo si è fatto sentire sull’ intera popolazione con gli acquisti delle famiglie che sono crollati del 9% per il carne fresca di maiale, del 6% per quella bovina e dell’1% per quella di pollo come pure per i salumi, scendendo ai minimo storico dall’inizio del secolo. E’ quanto emerge dal dossier #bracioleallariscossa presentato dalla Coldiretti alla Giornata nazionale della Carne italiana con migliaia di allevatori e consumatori insieme a operatori dell’industria, del commercio, della ristorazione, del turismo e del mondo scientifico ma anche cuochi e gourmet, dentro e fuori il Centro Congressi del Lingotto a Torino a difesa della carne sotto attacco di allarmismi infondati, provocazioni e campagne diffamatorie che colpiscono un alimento determinante per la salute che fa parte a pieno titolo della dieta mediterranea, alla quale apporta l’indispensabile contributo proteico. Il 7,1% degli italiani si dichiara vegetariano mentre la percentuale di vegani ha raggiunto l’1% nel 2015 per un totale dell’8% di persone che non mangia carne, una percentuale in sostanziale aumento rispetto all’anno precedente (erano complessivamente il 5,9%), secondo le elaborazioni Coldiretti.carne

Con il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo e l’intera giunta nazionale c’erano il presidente di Federconsumatori Rosario Trefiletti insieme al presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, all’assessore regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero, al sindaco della Città Metropolitana di Torino Piero Fassino, ai rappresentanti delle Istituzioni, della filiera della carne, del mondo dell’enogastronomia, dell’ambientalismo e della medicina come il nutrizionista Pietro Migliaccio.

E tra i ‘tutor’ della carne presenti all’esterno del Lingotto c’era anche il novarese Giovanni Bergamaschi, di Sillavengo, che ha cucinato e spiegato l’arte norcina e della griglia. “Di fronte alla grave crisi economica che sta coinvolgendo sia le stalle sia i consumatori è necessario trovare soluzioni nuove con una rete che, partendo dagli allevamenti e arrivando al bancone dei negozi, promuova la diffusione di tutti i tagli di carne”.

 

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