Banco Popolare e BPM: manca solo il nome alla fusione

Banco Popolare e BPM: manca solo il nome alla fusione

Manca soltano il nome, ma la fusione tra Banco Popolare e Banca Popolare di MIlano è ormai cosa fatta. Con la presentazione del piano strategico, avvenuta a Milano, si sono delineati i particolari. Nel mese di ottobre saranno tenute le due assemblee per l’approvazione da parte dei soci dell’operazione. Per quanto riguarda il Banco la partenza della ricapitalizzazione dovrebe avvenire entro fine mese, come ha detto l’ad PierFrancesco Saviotti.

Il nuovo gruppo beneficerà di 460 milioni di singergie a regime entro il 2019 che deriveranno per 320 milioni da sinergie di costo, per 40 milioni da riduzione del personale, per 110 milioni da risparmi su costi operativi, per 45 milioni dalla sinergia IT e infine 25 milioni da riduzione di costi diretti collegati alla chiusura di alcune filiali.

Sul piano di filiali ed esuberi, il piano industriale 2019 dell’entità Banco Popolare-BPM prevede l’uscita volontaria di 1.800 dipendenti e la chiusura di 335 filiali sul territorio nazionale.

(nella foto: i due ad Castagna e Saviotti)

 

 

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