Ballando sotto la pioggia Il prosciutto diventa più blu

di Gianfranco Quaglia

Due aziende del settore gastronomico, impegnate in mondi diversi, decidono di unire fantasia e professionalità dando vita a un prodotto singolare: il “Prosciutto Più blu”. Un esempio di sinergia tra Luigi Guffanti 1876 di Arona, sulla sponda piemontese del lago Maggiore, “santuario” di affinatori di formaggi e il Salumificio Venegoni di Boffalora sopra Ticino, in Lombardia: due famiglie che insieme fanno 300 anni di vita, passione, tradizione. Così è nato il primo cotto erborinato San Carlone, che unisce prosciutto e gorgonzola, con lo slogan “Chiedete di più, chiedete Più Blu!”. E’ anche un esempio di resilienza, perché idea e realizzazione sono esplose nell’anno orribile 2020, che non ha più bisogno di ulteriori aggettivi. Il progetto appartiene all’agenda di “Quello che ci siamo persi in quest’anno bisestile”, come scrive Fiorenzo Cravetto, giornalista piemontese di qualità nella sua rubrica “Formaggi in libertà” di “Informa”, il magazine di cultura casearia di cui è coordinatore editoriale. Più di un critico gastronomico, le sue parole sono un invito alla degustazione e un inno alla capacità di non arrendersi mai, ma di reinventarsi: “Quelli che la sanno lunga sostengono che bisogna fare sistema, stabilire sinergie, creare reti: le due aziende, tra le più antiche di un vasto territorio ricco di storia, di acque e di grandi tradizioni alimentari, ci hanno provato. Buon appetito!”.

Aggiungiamo noi: Guffanti e Venegoni non si sono seduti in attesa, affidandosi a bonus e ristori. Ma come tanti altri, in silenzio, hanno interpretato il pensiero di Gandhi: “La vita non è aspettare che passi la tempesta, ma imparare a ballare sotto la pioggia”. E, ballando, il prosciutto è diventato più blu.

 

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