Avvisi ai naviganti: stop al consumo di terreno agricolo, non saremo mai competitivi

Avvisi ai naviganti: stop al consumo di terreno agricolo, non saremo mai competitivi

di Paolo Guttardi

fotoavvisiStop al consumo di terreno agricolo

Confagricoltura lancia l’allarme, dopo la diffusione dei dati che parlano di una continua sottrazione della superficie agricola utilizzata in Italia. Sempre più spesso i terreni coltivabili sono trasformati in nuove autostrade, linee ferroviarie, insediamenti residenziali e capannoni. Davanti a questi dati, Confagricoltura invita a prendere provvedimenti urgenti per il bene di tutta la cittadinanza. Se le infrastrutture sono necessarie per lo sviluppo del nostro territorio, Confagricoltura evidenzia che sia fondamentale riconvertire esclusivamente le aree dismesse ed abbandonate, evitando ulteriore cementificazione e riduzione del terreno agricolo: se vogliamo che la nostra agricoltura sia competitiva, la dimensione delle aziende deve crescere. Prima di sottrarre altra terra al settore primario – continua – si valutino le condizioni di capannoni, case, piazzali in disuso. Inoltre è fondamentale trovare un punto di equilibrio tra insediamenti residenziali e agricoltura. Più le case si avvicinano ai campi e più nascono problemi per chi lavora la terra perché spesso gli abitanti di queste nuove abitazioni hanno pretese che sono incompatibili con il loro lavoro: per questo si chiede di non avvicinare troppo gli insediamenti urbani alle zone di lavoro.

 

Imballaggi dei fitofarmaci, attenti allo smaltimento

Da tempo le aziende agricole più virtuose operano con lo slogan di “Impresa agricola pulita”, la nuova procedura che regolamenta la gestione dei rifiuti provenienti dalle attività agricole. Come noto, la normativa nazionale ha caratterizzato i rifiuti provenienti dalle attività agricole come rifiuti speciali da gestire in circuiti separati da quelli urbani di origine domestica, il cui costo di smaltimento ricade sul detentore dei rifiuti che li deve consegnare a un raccoglitore autorizzato. Le ditte incaricate della gestione dell’intero ciclo integrato dei rifiuti sono quindi impegnate in questo periodo di “calma” nei lavori agricoli, nella organizzazione e coordinamento del servizio dei rifiuti agricoli che prevede il costo di smaltimento a carico dell’agricoltore secondo tariffe che siano sostenibili e che non danneggino le attività delle imprese agricole. Ma sul fronte dei rifiuti c’è una sorpresa dalla Legge di Bilancio, con un emendamento che riguarda i rifiuti in plastica. Si prevede infatti di aumentare l’IVA per i prodotti fitosanitari per recuperare 120 milioni di euro necessari per promuovere il riciclaggio dei rifiuti in plastica. Per Confagricoltura è scorretto gravare sull’agricoltura per finanziare un provvedimento che riguarda altri settori.

Import dai Paesi Terzi, evasione dei dazi

La Corte dei conti dell’UE bacchetta gli Stati membri riguardo alle procedure di importazione dai Paesi Terzi. Nella sua relazione – che viene pubblicata a ridosso del cinquantenario dell’Unione doganale che la UE celebrerà nel 2018 – la Corte dei conti evidenzia, in sostanza, un’evasione degna di nota del pagamento dei dazi doganali delle merci in entrata nella UE dovuta principalmente alla mancanza di incentivi finanziari ai singoli Stati membri per l’effettuazione dei controlli doganali, al differente approccio da parte degli stessi Stati membri a tali controlli ed alla mancata o carente verifica da parte delle dogane europee circa la provenienza, i quantitativi e le categorie delle merci importate in base alle quali sono previsti trattamenti differenti ed anche riduzione od esenzione dei dazi.

L’analisi, puntualizza Confagricoltura, si riferisce a tutti i settori economici e che non menziona mai in specifico quello agricolo ed agroalimentare e che riguarda esclusivamente il quadro normativo e finanziario. Tuttavia il quadro che emerge non è confortante e non fa confermare le preoccupazioni degli agricoltori riguardo il regime dell’importazione dai Paesi terzi dei prodotti agricoli ed alimentari, fonte di distorsione di concorrenza. “Cambogia docet”.

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