Avvisi ai naviganti: sì al Pretilachlor, no all’Oxadiazon

Avvisi ai naviganti: sì al Pretilachlor, no all’Oxadiazon

di Paolo Guttardi

Diserbo tra permessi e divieti

La resistenza delle erbe infestanti ad alcuni degli erbicidi attualmente in commercio è un problema ben noto ai risicoltori, con il continuo aumento delle superfici interessate, in conseguenza della ridotta disponibilità dei principi attivi con diversi meccanismi di azione autorizzati per il diserbo del riso. Per limitare la problematica “resistenza” il Settore Fitosanitario della Regione Piemonte ha autorizzato anche per il 2019 l’utilizzo dell’erbicida Pretilachlor per il diserbo in presemina e post emergenza sulla coltura del riso alle aziende aderenti all’operazione 10.1.1 del PSR 2014-2020. L’autorizzazione regionale fa seguito alla analoga decisione del Ministero della Salute in data 25/3/2019 per situazioni di emergenza fitosanitaria, come previsto dall’art. 53 paragrafo 1 del Reg. CE n. 1107/2009.

Non ha invece avuto l’autorizzazione il principio attivo Oxadiazon, la cui iscrizione nell’allegato I è scaduta lo scorso 31/12/2018, presumibilmente per la mancanza di interesse da parte delle imprese produttrici a supportare il prodotto.

Attenzione al commercio mondiale

L’Europa è sempre più aperta al commercio mondiale dei prodotti agricoli: si colloca tra i primi cinque Paesi del mondo, insieme a Canada, Stati Uniti, Brasile e Cina. Tra gli accordi commerciali esistenti, oltre a quelli già firmati, ci sono gli accordi di nuovo corso che comportano un abbattimento delle barriere protettive e dei dazi tariffari agevolando gli scambi commerciali. I Paesi con cui sono stati firmati accordi di nuova generazione sono il Canada, il Giappone, la Corea e l’America centrale. Gli accordi firmati di recente con il Giappone hanno permesso l’eliminazione di dazi su molti prodotti come vini e alcolici, carni suine, formaggi e carne bovina. In Canada immediatamente dopo la firma dell’accordo c’è stata una liberalizzazione del mercato del 90 % che arriverà al 92 % nel 2024. Sono stati conclusi negoziati – ricorda l’Ufficio economico di Confagricoltura – anche con Singapore, Vietnam e Messico, ma per l’attuazione necessitano dell’approvazione dei Parlamenti. Procedono i negoziati con Mercosur, Australia, Nuova Zelanda, Cile, Tunisia ed Indonesia. L’attenzione quindi deve essere alta, onde evitare che il settore agricolo (e risicolo in particolare) venga sacrificato in cambio di altre concessioni a favore di altri settori.

Per la paglie di riso divieto di bruciatura dal 1° settembre al 31 marzo

La Regione Piemonte ha voluto fare chiarezza sulla questione controversa della bruciatura delle paglie. Con un emendamento al ddl n. 336, divenuto legge regionale, ed ora in attesa di pubblicazione, è stato previsto che la bruciatura delle paglie di riso è vietata nel periodo compreso tra il 1° settembre ed il 31 marzo dell’anno successivo. Tuttavia a tale divieto si deroga in presenza di suoli asfittici ove l’interramento delle paglie generi un accumulo indesiderato di sostanza organica indecomposta, che saranno individuati mediante specifico provvedimento della Giunta Regionale.

 

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