Avvisi ai naviganti: Gestione del Rischio, pagamenti in ritardo

Avvisi ai naviganti: Gestione del Rischio, pagamenti in ritardo

di Paolo Guttardi

Dal Fondo di Solidarietà nazionale alla Gestione del Rischio

Fu una terribile grandinata nell’Astigiano, cinquant’anni fa, con i vigneti distrutti ed un’intera zona in ginocchio a spingere la politica ad istituire, con legge dello Stato, il Fondo di Solidarietà Nazionale per la difesa attiva e passiva contro le avversità atmosferiche gestito attraverso i Condifesa. Oggi con il cambiamento climatico e le alluvioni e le trombe d’aria, eventi estremi, questo Fondo è insufficiente e ci si è affidati all’Unione europea con la Gestione del Rischio. Ma con tempi lunghi e burocrazie troppo complesse. Ma le aziende agricole – sottolinea Confagricoltura – debbono poter contare sulla tempestiva erogazione dei contributi, ancor più in momenti di difficoltà economica. In questi giorni, in cui si contano i danni provocati dal maltempo che ha devastato coltivazioni, strutture ed infrastrutture, assume particolare rilievo l’impegno dell’Amministrazione nel recuperare i ritardi maturati nella erogazione degli aiuti per l’assicurazione delle colture previste dal programma di sviluppo rurale nazionale (PSRN).

Per questo Confagricoltura confida che si completi il più velocemente possibile il piano dei pagamenti avviato e si recuperi una capacità di spesa capace di mettere il nostro Paese al totale riparo dal rischio di disimpegno delle risorse comunitarie.

Antimafia, c’è la proroga

Nel disegno di legge di conversione del D.L .n. 113/2018 (cosiddetto Sicurezza) è arrivata la proroga per la certificazione antimafia, oggi necessaria per accedere agli aiuti comunitari di importo superiore a 25 mila euro, e che, dal 1/1/2019 scenderebbe a 5.000 euro. Con la proroga il limite attuale (peraltro già di per sé elevato in quanto interessando un vasto numero di beneficiari rischia di bloccare i pagamenti da parte degli O.P.) vale anche per tutte le domande presentate entro il 31 dicembre 2019.

Agevolazioni PPC, anche se il fabbricato non è sul terreno

Una recente sentenza della Commissione Tributaria di Reggio Emilia ha posto un altro importante principio sulle agevolazioni PPC nel caso di acquisto di terreni e fabbricati pertinenziali, nel senso che è ammesso l’acquisto del fabbricato, unitamente al terreno, anche se quest’ultimo NON è collocato sul terreno acquistato. Come noto, l’art. 2, comma 4 bis del D.L. n. 194/2009 prevede che gli atti di trasferimento a titolo oneroso di terreni e relative pertinenze qualificati agricoli in base a strumenti urbanistici vigenti, posti in essere a favore di coltivatori diretti ed imprenditori agricoli professionali, iscritti nella relativa gestione previdenziale ed assistenziale, nonché le operazioni fondiarie operate attraverso l’ISMEA, sono soggetti alle imposte di registro e ipotecaria nella misura fissa ed all’imposta catastale nella misura dell’1 per cento. L’importante quindi è che il fabbricato sia permanentemente destinato al servizio del fondo.

Dal 1/1/2019 si parte con la Fatturazione elettronica

C’è un pressing costante verso le imprese agricole con riunioni zonali, incontri e circolari in vista dell’entrata in vigore, dal 1° gennaio 2019, dell’obbligo della Fatturazione Elettronica (F.E.), un processo simmetrico – spiega l’Ufficio fiscale di Confagricoltura Vercelli e Biella – che vincola non solo il soggetto emittente, ma che quello ricevente a gestire come elettronica la fattura ai fini della detraibilità IVA. Con l’ultimo decreto fiscale sono state introdotte alcune semplificazioni quali, per esempio, la possibilità di emettere le fatture entro 10 giorni dalla data di effettuazione dell’operazione anziché entro le 24 ore dello stesso giorno. Semplificazioni che però si collocano comunque in un mondo immaginato, pieno di cose che funzionano, a cominciare dalla rete Internet e degli applicativi della Pubblica Amministrazione (SIAN insegna..).fotoavvisi

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