Avvisi ai naviganti: esenzione Irpef per 400 mila aziende

Avvisi ai naviganti: esenzione Irpef per 400 mila aziende

fotoavvisidi Paolo Guttardi

Legge di Bilancio per il 2017

Con l’approvazione della legge di Bilancio alla Camera di delinea nel modo più preciso il contenuto delle nuove norme fiscali che si applicheranno a partire dal prossimo anno. Come anticipato è prevista l’esenzione dalla base imponibile IRPEF per gli anni 2017-2019 dei redditi dominicali ed agrari per gli agricoltori CD e IAP iscritti nella previdenza agricola. E’ stato calcolato che l’esenzione riguardi circa 400 mila soggetti.

Sono confermate anche per il 2017 le attuali detrazioni fiscali (50 % e 65 %) per le spese di ristrutturazione e riqualificazione energetica degli edifici.

Particolare attenzione viene data ai CD e IAP di età inferiore ai 40 anni che si iscrivono nella apposita gestione previdenziale INPS, per i quali è riconosciuto lo sgravio dei contributi pensionistici al 100 % per i primi tre anni, al 66 % per il quarto anno e al 50 % per il quinto anno.

Agricoltura e commercio alleati

Il settore agricolo e quello del commercio dei prodotti per l’agricoltura sono legati ad un doppio filo, rosso per quanto riguarda il settore dei fitofarmaci. Confagricoltura e Compag hanno discusso insieme della problematica nei giorni scorsi. Il settore è quello più regolamentato in assoluto, addirittura a tre livelli (europeo, nazionale e regionale). Tutte le volte che viene tolto dal mercato un principio attivo l’agricoltura diventa più fragile e meno competitiva. E agricoltori e commercianti chiedono chiarezza e regole certe, non dettate da visioni ideologiche.

Bioeconomia, la strategia italiana

L’Agenzia per la Coesione Territoriale (ACT) ha posto sotto la lente la bioeconomia, che coniuga agricoltura e chimica verde. Ma l’accento – rileva l’Ufficio Ambiente di Confagricoltura – è soprattutto rivolto al settore industriale, mentre dovrebbe avere maggior rilievo il ruolo attivo dell’agricoltura su tutta la filiera (produzione/trasformazione). il documento dell’ACT dà infatti al settore primario un ruolo di mero fornitore di biomassa, non solo per quanto riguarda il settore agroalimentare, ma anche per il settore non alimentare (foreste, bioenergie, servizi).

 

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