Avvisi ai naviganti: accesso alla terra e al credito frena i giovani

Avvisi ai naviganti: accesso alla terra e al credito frena i giovani

di Paolo Guttardi

I giovani e la terra

In questi ultimi anni si è parlato molto di giovani agricoltori e di ricambio generazionale. Un tema fondamentale, spesso usato come strumento di propaganda, utile per far parlare i mass media di un massiccio ritorno alla terra, specie se bio, degli under 40. C’è sicuramente un rinnovato interesse intorno all’agricoltura, ma tutto questo non si traduce automaticamente nella nascita di una nuova generazione di agricoltori. Le difficoltà sono legate principalmente all’accesso alla terra ed al credito, specie qualora il giovane non provenga da una famiglia agricola. Le azioni finora messe in atto, sia a livello nazionale, che comunitario (si veda l’accesso alla Riserva Nazionale e il prolungamento del premio giovani con l’Omnibus), sono state insufficienti, specie dal punto di vista delle risorse finanziarie messe in campo

Soia superstar

Le discussioni sul bilancio UE sono state finora incentrate sulle proposte di tagli e per la pac, l’ipotesi secondo i calcoli più attendibili, la riduzione del budget potrebbe essere del 6 per cento. Ma sui tavoli di Bruxelles si discute anche su come ampliare la produzione e ridurre le importazioni di proteine vegetali. I dai statistici evidenziano che la domanda di alimenti proteici per animali nell’UE ammonta a circa 45 milioni di tonnellate di proteine/anno, un terzo delle quali fornite dalla soia. Per questa fonte di proteine l’autosufficienza dell’UE è particolarmente basse e non rappresenta che il 5 % del consumo dell’UE.

Fondi di stabilizzazione del reddito

La Misura 17 del PSRN “Gestione del rischio” è conosciuta finora con riferimento all’assicurazione agevolata contro le avversità atmosferiche. Tuttavia comprende altre due azioni: i fondi di mutualizzazione ed i fondi per la stabilità del reddito (I.S.T.). Secondo ISMEA, che ha dedicato a questo tema un apposito incontro con la partecipazione degli esperti di Confagricoltura, queste tre misure dovrebbero essere fra loro complementari per massimizzare la “copertura” dell’azienda agricola. In altri termini l’assicurazione dovrebbe intervenire, come già oggi, solo sui rischi climatici e le epizoozie; i fondi di mutualità dovrebbe intervenire sui rischi fitosanitari, e, infine, i fondi IST dovrebbero essere settoriali, coprire le variazioni di prezzo (per prima si sta valutando l’ipotesi di attivare un fondo IST per il latte bovino) e scattare in modo automatico, attraverso un sistema di monitoraggio pubblico, gestito dall’Autorità di Gestione.

 

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