Assoenologi, 75° congresso a Verona

Assoenologi, 75° congresso a Verona

Da 130 anni (compiuti nel 2021) al servizio del vino italiano. Da 130 anni trai filari delle vigne e in cantina. Sono gli enologi enotecnici che a Verona hanno celebrato il 75° congresso nazionale dell’associazione.
“Il vino è cultura e passione. Il vino è una delle icone più rappresentative del made in Italy nel mondo. E questo grazie soprattutto ai produttori e a noi enologi che abbiamo saputo dare una nuova impronta professionale, rendendo i prodotti sempre più alti sotto il profilo qualitativo. Rappresentare l’Associazione degli enologi ed enotecnici italiani, per me, è motivo di grande responsabilità, ma anche di immenso orgoglio”. A dirlo è il presidente di Assoenologi, Riccardo Cotarella.
“Il vino italiano – aggiunge – da circa 40 anni è il simbolo di un vero e proprio rinascimento del nostro Paese e da allora ha sempre recitato un ruolo di primo piano grazie anche a figure sempre più specializzate che hanno permesso di adottare principi viticoli ed enologici improntati alla cultura scientifica. Arriviamo a questo Congresso, in cui festeggiamo anche i nostri 130 anni di vita compiuti nel 2021, dopo due anni orribili segnati dalla pandemia da Covid 19 – ricorda il presidente – E come se non bastasse, oggi siamo chiamati anche a vivere la tragedia della guerra che si sta combattendo in Ucraina. Momenti terribili per tutta l’umanità che ci procurano ansie e tensioni, ma non ci tolgono l’ottimismo e la speranza che presto usciremo da queste crisi”.

Donatella Cinelli Colombini, presidente del movimento “Le donne del vino”: “L’enoturismo può essere una leva competitiva fondamentale anche per la ripartenza economica del Paese perché permette di qualificare l’offerta turistica italiana attraverso un tratto identitario qual è il vino”.
Il ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli si è soffermato sull’attuale costo dell’energia che “incide su tutta la filiera”. “L’aspetto che maggiormente mi preoccupa – ha spiegato il ministro – è che non si trovi un accordo sul tetto del prezzo del gas che metterebbe in discussione l’Unione europea”. “I Paesi che stanno mostrando resistenza al tetto sul prezzo del gas – ha sottolineato Patuanelli – lo fanno non per problema tecnico, ma per tutelare gli interessi interni e in questo momento non credo che sia l’atteggiamento giusto”. “Guai a tornare alla stagione degli egoismi”, ha detto ancora il ministro. Che ha anche invocato “una nuova tranche di debito comune dell’Ue per garantire agli Stati membri di adottare politiche di sostegno agli asset industriali e produttivi che in questo momento sono in sofferenza”.

congresso enologi

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