Una domenica in risaia con l’ambasciatore, l’étoile la scultrice e una showgirl

di Gianfranco Quaglia

Che che cosa fanno un ambasciatore, un’étoile, una scultrice italiana convertita all’Islam e una showgirl in una domenica, tutti insieme a Casalbeltrame, Città Slow Food ma in realtà paese di un migliaio di anime immerso tra le risaie del Novarese? Non è la rimpatriata di quattro amici al bar che non si vedono da anni. Anzi, non si sono mai visti e se l’evento accade il merito è soltanto di questo paese agricolo, patria dei risi neri Venere e Artemide, che da oltre trent’anni inventa una giornata tuta speciale in onore dell’abitatore un tempo più rappresentativo della risaia, la rana, ammantando il batrace di una identità culturale.
infatti «Rana d’oro» il premio che dal 1983 viene assegnato a esponenti del mondo artistico, scientifico,letterario, imprenditoriale. Qui sono passati – tanto per dire – filosofi come Norberto Bobbio e Nobel come Carlo Rubbia. Questa volta (domenica 25 ottobre) tocca a Luigi Guidobono Cavalchini, già ambasciatore a Parigi ed ex rappresentante della Farnesina all’Unione Europea a Bruxelles;a Carla Fracci, che non ha bisogno di alcuna presentazione perché è la protagonista nell’Olimpo della danza; alla scultrice Patrizia Maimouna Guerresi, che si occupa anche di fotografia e video, nata in Veneto, convertita all’Islam; infine a Ludovica Frasca, showgirl e velina, immortalata sulle copertine patinate. Storie e profili diversi, nessuna affinità. Ma ci penserà la terra di risaia ad amalgamare il tutto in un abbraccio di affetto teso a riconoscere personaggi che si sono distinti per capacità e determinazione. Qualcuno è abbastanza di casa: l’ambasciatore Guidobono Cavalchini, che dopo una vita spesa per la causa della diplomazia ha deposto la feluca e si è dedicato all’agricoltura, rilanciando l’antica fattoria di famiglia proprio a Casalbeltrame, con il figlio Carlo e la nuora Cristina. Gli altri sono neofiti in queste terre. Ma è certo che tutti apprezzeranno il senso di quest’idea d’eccellenza come il riso che qui si coltiva.

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