Un secolo e 60 anni della Società Agraria di Lombardia

di Gianfranco Quaglia

“Nata per promuovere l’incremento dell’agricoltura e delle scienze ad essa collegate”. Anche per guardare al futuro in un’ottica diversa da quella che aveva caratterizzato per secoli il mondo rurale. La Società Agraria di Lombardia compie 160 anni, tanti quanti ne ha l’Unità d’Italia. Il presidente Flavio Barozzi, aprendo a Milano la giornata delle celebrazioni, ha sottolineato la contemporaneità. Allora fu scritto che “La Società agraria ha spiegato le bandiera del progresso”.  L’affermazione rappresenta il segno distintivo di questa istituzione storica, che non guarda solo al passato, ma ha sempre puntato alla promozione del settore e della gente dei campi, intesa come entità imprenditoriale al passo con i tempi. Parlano le iniziative: con l’Unità d’Italia accompagnò lo sviluppo della Lombardia e del Paese, organizzò le famose cattedre ambulanti, antesignani di quella formazione continua che oggi è diventata punto qualificante dell’aggiornamento professionale per gli addetti ai lavori. Barozzi ha ricordato un passo successivo: sino al 1923 si occupò anche di impartire lezioni e nozioni di agronomia a maestri e maestre delle scuole elementari. Quasi un secolo dopo questa attività si è sviluppata attraverso corsi di formazione negli istituti superiori. Insomma, non club ristretto per pochi accoliti e fine a sé stesso, ma istituzione pienamente inserita nella vita pubblica e civile, attraverso contributi in istituti agrari e nelle Università. 

 

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