Tecniche di evoluzione assistita, via libera del Senato

Tecniche di evoluzione assistita, via libera del Senato

Un altro passo avanti, significativo, sulla strada dell’approvazione di Tea (Le tecniche di evoluzione assistita) in agricoltura. In nona Commissione Senato (Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare) è stata approvata la risoluzione che impegna il governo a intraprendere ogni azione utile a trovare un’intesa nell’ambito dei negoziati europei per l’approvazione del Regolamento per la coltivazione di piante ottenute con le nuove tecniche genomiche. Una  sperimentazione che riguarda in modo particolare il riso.

Soddisfazione viene espressa da Confagricoltura: “Il voto odierno della risoluzione segue di poche settimane l’invito del presidente, Massimiliano Giansanti, a favore di un sostegno politico del nostro Paese, visto il ruolo importante che l’Italia può rivestire in Europa per superare l’attuale situazione di stallo e, quindi, per proseguire i triloghi con l’obiettivo di stabilire un quadro normativo capace di sostenere l’innovazione, la sostenibilità e la competitività dell’agricoltura”.

La Confederazione ha più volte evidenziato la necessità che l’Europa legiferi al più presto possibile sulle Tecniche di Evoluzione Assistita. L’apertura al compromesso – ricorda Palazzo della Valle – è necessaria per poter riprendere i negoziati interistituzionali sulla proposta di regolamento sulle TEA e raggiungere un accordo senza ulteriori ritardi: ogni esitazione rischia di compromettere la sostenibilità e la competitività del comparto agricolo.

“Ora è fondamentale ottenere un definitivo via libera, anche in vista dell’insediamento della nuova presidenza UE per il prossimo semestre, così da poter dare risposte concrete ai bisogni dei nostri imprenditori e non perdere terreno rispetto ad altri Paesi che hanno già intrapreso questa strada – spiegano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale -. Le TEA rappresentano una opportunità per un’agricoltura che vuole continuare ad essere protagonista, tutelando la biodiversità e il reddito delle imprese agricole. Queste nuove tecniche genomiche consentono infatti di selezionare varietà vegetali più resistenti, riducendo al tempo stesso l’uso di input chimici e valorizzando la distintività delle nostre produzioni. Si tratta di innovazioni che, a differenza dei vecchi Ogm, riproducono in modo mirato i meccanismi della selezione naturale, garantendo piena compatibilità con il modello agricolo italiano basato su qualità, sicurezza e sostenibilità. Per questo è necessario che l’Italia continui a svolgere un ruolo di traino in Europa e che si arrivi al più presto all’approvazione definitiva del regolamento, nel rispetto di principi fondamentali come la non brevettabilità delle varietà e la trasparenza per i consumatori”.Brambilla Vittoria tea

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