Sovrapproduzione, dazi, campagne demonizzatrici. Su questi tre elementi si gioca la vendemmia 2025, già in atto o alle porte. Ma ci sono anche aspetti positivi e incoraggianti: come la qualità, definita buona-ottima. Oppure la lotta integrata nei vigneti delle coline novaresi, un valore aggiunto che rappresenta 39 anni di attività di difesa con il minor impatto ambientale. Sarà questo il focus della giornata della viticoltura che si svolgerà martedì 9 settembre in provincia di Novara, con epicentro Fara novarese, Piazza Libertà 2, Oratorio Parrocchia di San Pietro. Qui, dopo i saluti del sindaco Ennio Prolo, Stefano Vercelloni (presidente Piemonte dell’Associazione Nazionale Città del Vino e vicepresidente nazionale) parlerà di “Attività promozionali in favore del territorio; Giuseppe Carlo Lozzia (Accademia italiana della vite e del vino) su “La protezione integrata della vite oggi – scelte strategiche e di supporto ai viticoltori”: Altri interventi: Andrea Fontana presidente del Consorzio Nebioli <alto Piemonte; Michele Colombo, agronomo esperto in viticoltura su “Utilizzo dei droni: obiettivi, sperimentazioni e problematiche”; Martino Salvetti del Centro studi superiori Fojanini di Sondrio su “Utilizzo di nuove tecnologie per la lotta contro le avversità della vite”. Conclusioni degli assessori regionali Marina Chiarelli, Matteo Marnati e Paolo Bongioanni. Il convegno sarà moderato e coordinato dal giornalista Massimo Delzoppo (Corriere di Novara). Dopo la consegna degli attestati di merito, con la collaborazione di Antonio Pogliani, la giornata proseguirà con la visita e la lezione in campo nei vigneti di Francesco Brigatti (Associazione dottori in scienze agrarie e forestali Novara e Vco).
Nell foto: la presentazione della giornata
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