Ricerca, innovazione, promozione. Su questi tre obiettivi si è concentrata l’attività del primo anno di mandato dell’assessore all’agricoltura e cibo della Regione Piemonte, Paolo Bongioanni, che ha anche le deleghe a cibo, caccia, pesca, parchi e commercio. Il bilancio è stato tracciato durante un incontro con la stampa nel grattacielo Piemonte. Questi i numeri più significativi: l’Assessorato ha erogato oltre 571 milioni di euro fra sostegni, incentivi e contributi della precedente programmazione, che sono arrivati a 45.869 fra aziende, consorzi e soggetti diversi del territorio regionale. Attivati sulla nuova programmazione 47 bandi con una dotazione finanziaria complessiva di 182.169.574 euro i cui soggetti beneficiari saranno 5.107.
Sul fronte del Commercio spiccano un milione di euro di ristori per le attività economiche colpite dalla chiusura del Tenda e i 400mila per quelle di Corso Francia a Collegno e Rivoli penalizzate dai lavori della metropolitana, l’istituzione del Tavolo del Commercio con le associazioni di categoria, i 700mila euro a sostegno delle fiere tipiche, i bandi da oltre 7 milioni per i progetti strategici dei Distretti del Commercio e quello da oltre un milione per l’avvio di nuovi Distretti, e il ritorno del Fondo Unico rotativo con una dotazione di 6 milioni che concede prestiti a tasso zero per le attività commerciali.
Bongioanni: «Con i suoi 90 prodotti a denominazione d’origine fra Doc, Docg, Dop, Igp e Ig, i 344 Pat e i 600 prodotti di montagna, l’agroalimentare piemontese esprime la filiera più pregiata d’Italia e quindi del mondo. Eppure finora il Piemonte del cibo non è stato conosciuto come merita. La sfida era quindi invertire la prospettiva: un cambio di paradigma che metta al centro la promozione e la creazione di valore di quell’enorme patrimonio rappresentato dai prodotti agroalimentari piemontesi. Fin dal primo giorno da assessore ho messo mano ai cambiamenti necessari a sostenere l’agricoltura piemontese nella competitività e nel riconoscimento che meritano i suoi prodotti: dalla promozione internazionale al rilancio del commercio di prossimità con i Distretti del Cibo e del Commercio e le fiere tipiche che ne garantiscono la disponibilità sul territorio”.
Queste le principali innovazioni introdotte da Bongioanni nel primo anno di attività: «Ho ideato il nuovo brand “Piemonte Is – Eccellenza Piemonte” che abbiamo presentato ad “Agricoltura è”, Vinitaly, a Copenhagen e a Torino dove ha riscosso grande consenso presso i nostri imprenditori. Stiamo lavorando affinché l’indicazione geografica estesa “Piemonte” possa apparire sulle etichette dei nostri vini Docg e Doc per imprimere nel consumatore l’appartenenza al nostro territorio regionale. Sono già 11 su 60 i consorzi che a oggi hanno approvato la modifica ai disciplinari: e il 30 giugno ci sarà la riunione dei Consorzi con il tavolo delle associazioni agricole di categoria. Dopo anni il Piemonte torna ad avere un rappresentante nel Comitato Nazionale Vini, l’organo del Masaf che decide le politiche nazionali sul vino. Ho riorganizzato i Distretti del Cibo, favorendone il consolidamento giuridico ed economico e incentivando quelli a indirizzo biologico. Il Piemonte ha vinto a Londra i prestigiosi Wine Traveler Awards come miglior territorio mondiale dell’enoturismo. L’Alta Langa Docg, Vino piemontese dell’anno, sta accompagnando ovunque le presentazioni del cibo piemontese che ha conquistato anche gli ospiti del ricevimento al Quirinale per la Festa della Repubblica 2025».
Con razionalizzazioni della spesa e recupero di somme non utilizzate, il bilancio regionale dell’Agricoltura segna nel 2025 un aumento di oltre un milione di euro a disposizione, salendo a 83.192.285,68 euro totali. «Questo mi ha permesso di destinare 700.000 euro in più per la ricerca agricola, 807mila per la promozione e valorizzazione dei prodotti agroalimentari di qualità, 80mila per la filiera brassicola, oltre 2 milioni per gli indennizzi assicurativi degli incidenti stradali provocati dalla fauna selvatica, 120mila per gli ambienti acquatici e la pesca. Per la prima volta la Regione sostiene, con un contributo di 150mila euro, anche i Cras: i centri di recupero della fauna selvatica che salvano, curano e rimettono in libertà gli animali feriti».
L’Arpea, l’ente pagatore della Regione Piemonte per l’agricoltura, ha erogato negli ultimi dodici mesi 571.162.130,91 euro arrivati nelle casse di 45.869 soggetti sotto forma di aiuti diretti del Fondo Europeo di Garanzia Agricola (Feaga), di contributi per bandi del Fondo Europeo di Sviluppo Rurale (Feasr) sulla programmazione 2023-27, nel recupero di somme non spese dalla precedente programmazione 2014-20 che ha consentito di finanziare ulteriori progetti, e nel Fondo Territorio Rurale.
È un lavoro che ora verrà ulteriormente agevolato da una profonda riorganizzazione della struttura operativa in vigore da giugno 2025. Bongioanni: «Promozione, Innovazione e Ricerca sono le tre parole chiave per il futuro dell’agricoltura piemontese. Per questo, insieme al direttore Paolo Balocco, ho riformato le funzioni della Direzione Agricoltura con la nomina di due vicedirettrici, Daniela Caracciolo e Anna Valsania, e creando un nuovo settore interamente dedicato alle “Politiche del cibo, valorizzazione e promozione del sistema agroalimentare”. Con una modifica di legge ho riscritto il mandato della Fondazione Agrion, affidandole anche compiti di promozione e un progetto triennale per il rilancio di produttività della Nocciola tonda gentile Igp, considerata la migliore al mondo.
Sbloccate anche situazioni critiche ereditate. «D’intesa con il mio omologo della Regione Lombardia – spiega Bongioanni – a gennaio ho commissariato l’Aies – Associazione di Irrigazione Est Sesia: fra le più importanti coutenze d’Europa con i suoi 25mila consorziati e fondamentale per la gestione delle risorse idriche della pianura novarese. Il commissario Ettore Fanfani ha provveduto all’approvazione del bilancio consuntivo 2023 e preventivo 2025 sbloccando un’impasse che durava da lungo tempo e riattivando le attività del consorzio con particolare attenzione agli elementi di equilibrio economico e finanziario. E dopo 12 anni ho riattivato l’iter per scrivere un nuovo Piano Faunistico Venatorio regionale, il documento di programmazione quinquennale per la gestione faunistica».
Interventi nel dettaglio
Nel 2024-25 la Regione ha autorizzato e assegnato circa 400 ettari di nuovi impianti a vite per vini Doc e Docg, pari a circa l’1% della superficie viticola piemontese.Nove milioni di euro vanno a 105 aziende che si sono impegnate a diversificare in attività extraagricole come strutture agrituristiche. Sono 299 i giovani imprenditori agricoli under 41 che hanno hanno presentato domanda a valere sulla programmazione 2014-2022, ai quali sono state assegnati 11,6 milioni di euro.
Un supporto è quello agli interventi agro-climatico ambientali e al biologico con l’approvazione delle graduatorie che hanno reso ammissibili 1.400 domande: un impegno esteso su cinque anni per un totale di quasi 54 milioni di euro a sostegno della produzione integrata, con impegni specifici per un patrimonio del cibo piemontese come le risaie, cui sono specificamente destinati 20 milioni di questi 54. Inoltre sono state approvate ulteriori 1.856 domande per un valore di 24,6 milioni per misure agro-climatico ambientali su risorse ancora disponibili dalla precedente programmazione 2014-2022.
Per l’agricoltura biologica è stata approvata la graduatoria con 1.052 domande per un valore complessivo quinquennale di quasi 35 milioni di euro e attualmente in corso un ulteriore bando per ulteriori 2,3 milioni di euro. Sempre sul fronte agroclimatico-ambientale è in corso un bando da quasi 48 milioni per interventi legati alle tecniche di lavorazione ridotta, l’apporto di sostanza organica nei suoli, impegni specifici legati alla gestione degli effluenti zootecnici e le razze minacciate di estinzione.
Ugualmente importante è la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli (cereali, riso, foraggi, ortofrutta) per la quale sono stati assegnati nel solo ultimo anno complessivamente oltre 5 milioni di euro, e per la filiera della birra artigianale piemontese, che ha potuto contare per la prima volta su un contributo di 300.000 euro.
Sei milioni sono arrivati a 391 aziende piemontesi che si sono impegnate in progetti per il benessere animale, mentre 5,2 milioni sono in arrivo a 97 aziende che hanno presentato progetti di copertura delle vasche di stoccaggio liquami.
Uno dei fronti con cui l’agricoltura piemontese deve misurarsi è la lotta agli insetti nocivi, comprese devastanti specie aliene come la Popilia Japonica o la Drosofila Suzuki. Per interventi specifici di prevenzione l’Assessorato ha stanziato 2 milioni: 1,3 sono già in arrivo a 46 aziende, il rimanente sarà ripartito sul nuovo bando che aprirà entro fine giugno 2025.
Nel quadro delle nuove funzioni assegnate alla Fondazione Agrion, l’Assessorato all’Agricoltura ha finanziato con 250mila euro l’anno per un totale di 750mila in tre anni un progetto di ricerca per il miglioramento produttivo e genetico della Nocciola Tonda Gentile trilobata.
Caccia, pesca, gestione fauna selvatica
Si è conclusa la liquidazione dei danni provocati da fauna selvatica alle produzioni agricole, registrati e periziati nell’anno 2023: circa 4.280 casi – provocati per circa il 70% dai cinghiali – e risarciti con 3,9 milioni di euro agli Atc, Ca, Province e Città Metropolitana di Torino, gli enti che gestiscono le istruttorie e trasferiscono i risarcimenti ai soggetti danneggiati.
Per i danni provocati agli allevamenti dai canidi (principalmente lupi), l’Assessorato ha messo a disposizione quest’anno 420mila euro: 49 gli allevatori già risarciti con 69.279 euro, mentre per i danni subiti nel secondo semestre 2024 – maggiori perché coincidono con i mesi in cui gli animali sono in alpeggio e quindi più esposti ai predatori – le domande pervenute sono già 124.
Nuova anche la programmazione 2025 a sostegno delle imprese di pesca professionale e di acquacoltura che pescano o allevano i pregiati pesci con le acque dei fiumi, torrenti, peschiere e laghi piemontesi: dalla trasformazione e commercializzazione dei propri prodotti all’acquisto di reti per la difesa dalle predazioni del micidiale cormorano: una dotazione di quasi 355.000 euro, che va ad aggiungersi ai 306mila già erogati come ristoro per l’aumento dell’energia e delle materie prime causato dalla guerra in Ucraina.
Peste Suina Africana e Blue Tongue
Sul fronte del contrasto alla Psa, l’Assessorato fra i primi atti del mandato ha adottato il Priu (Piano Regionale Interventi Urgenti 2024-2029). Assidua l’azione di depopolamento della specie cinghiale: nel 2024 sono stati abbattuti 32.406 cinghiali, 7.772 nel 2025: azione ulteriormente rafforzata nella primavera 2025 dal piano di prelievo di 14.630 capi autorizzati agli Atc e Ca, valido fino a marzo 2026. E da settembre si aggiungerà l’attività di caccia programmata, che è il periodo in cui si concentrano i maggiori abbattimenti.
Nell’estate 2024 la Giunta Regionale del Piemonte ha dovuto affrontare l’emergenza dovuta all’ingresso della Psa negli allevamenti di suini domestici: un totale di 9 focolai nelle province di Novara, Vercelli e Alessandria. Si è provveduto all’estinzione di tutti i focolai mediante il rapido abbattimento dei capi presenti e il loro invio alla distruzione e alla pulizia e disinfezione degli allevamenti. I capi abbattuti sono stati oggetto di indennizzo per circa 6,5 milioni di euro: attualmente sono stati liquidati circa 3,5 milioni. L’operazione è stata effettuata con il solo ricorso a risorse interne ai Servizi Veterinari piemontesi, con un notevole risparmio di risorse rispetto alle altre Regioni coinvolte dalla Psa che hanno fatto affidamento a ditte esterne. Per il deprezzamento aziendale degli allevamenti suinicoli costretti all’abbattimento di tutti i capi e conseguente svuotamento, la Regione Piemonte ha erogato fino a fine 2024 tramite Arpea la somma di 2.780.921,59 a titolo di indennizzo su fondi trasferiti dallo Stato.
Blue Tongue. Da luglio a dicembre 2024 sono stati notificati 501 casi di malattia degli ovini sul territorio del Piemonte. Con delibera del 10 marzo 2025, la Regione ha approvato il Programma di vaccinazione per la Blue Tongue Sierotipo 8 su tutto il territorio per l’anno 2025, finanziando con un totale di 140.000 euro l’acquisto di circa 125.000 dosi vaccinali necessarie per immunizzare l’intero patrimonio ovino piemontese, pari a circa 113.000 capi. Tutti vaccinati: il programma vaccinale è stato completato il 31 maggio 2025. Non ha avuto costi a carico degli allevatori in quanto – oltre che la fornitura gratuita del farmaco – anche la sua somministrazione ha avuto luogo ricorrendo al personale veterinario delle Asl.
Nell’incontro sono intervenuti, tra gli altri, il direttore dell’assessorato all’agricoltura, Paolo Balocco e, per i sindacati agricoli: Gabriele Carenini (presidente Cia Piemonte), Bruno Mecca Cici (presidente Coldiretti Piemonte); Giulia Fassina (Confagricoltura).
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