L’Europa del riso nasce (o rinasce) a Vercelli. Risò, il Festival Internazionale del riso, consacra il capoluogo vercellese capitale del riso dell’UE. Una consacrazione suggellata anche dalla presenza di ministri, viceministri o delegati dei dicasteri di nova paesi europei: otto produttori del cereale (Italia, Spagna, Portogallo, Francia, Grecia, Bulgaria, Romania, Ungheria), oltre a Malta che non produce riso ma si schiera con tutti gli altri. Perché il tema centrale è una coesione che parta anche dal mondo agricolo. All’inaugurazione, coordinata da Roberto Magnaghi direttore di Ente Nazionale Risi, sul sagrato della Basilica di Sant’Andrea hanno partecipato il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollogrigida, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore all’Agricoltura Paolo Bongioanni, il presidente della Provincia di Vercelli Davide Gilardino, il sindaco di Vercelli Roberto Scheda e la presidente dell’Ente Nazionale Risi Natalia Bobba.
L’assessore Bongioanni ha annunciato che venerdì prossimo, durante Cheese a Bra, la più importante manifestazione mondiale dedicata ai formaggi, sarà firmato un protocollo tra Piemonte e Lombardia proprio sul riso.
Il presidente Cirio ha dichiarato: “Abbiamo fortemente voluto questo evento perché il Piemonte, con Vercelli, è la capitale mondiale del riso. Ci abbiamo lavorato tanto insieme al ministero, alla provincia, al comune all’ente Risi e tante persone che ci hanno creduto – ha dichiarato il presidente Cirio – Ma soprattutto lavorano ogni giorno i nostri agricoltori piemontesi e la giornata di oggi e tutte quelle del festival sono l’omaggio ai nostri agricoltori piemontesi che sono la nostra eccellenza e il nostro patrimonio più prezioso. Risò è un evento che coniuga la promozione e il business. Qui ci sono buyer, ovvero persone che vengono a comprare il nostro riso, ma è anche un evento di festa, perché nel nostro Piemonte il concetto di festa è sempre associato a un momento di lavoro e oggi siamo qui anche grazie al lavoro dei agricoli che qui producono il nostro riso, l’oro bianco del Piemonte”.
Nel pomeriggio al Teatro Civico convegno dal titolo “The future of EU rice sector: a common strategy”, con la partecipazione del ministro Lollobrigida e dei massimi livelli istituzionali del settore agricolo dei Paesi europei produttori. E’ intervenuto anche Maurizio Martina, vicedirettore della Fao.
Fulcro della manifestazione il Village, area espositiva di 13.000 mq ad ingresso gratuito allestita in Piazza Antico Ospedale per celebrare dalle 10 alle 21 il riso italiano come simbolo identitario e ambasciatore dell’eccellenza agroalimentare nel mondo, con padiglioni dedicati all’aspetto istituzionale, commerciale e gastronomico.
In una serie di incontri al Salone Dugentesco, istituzioni, università, enti di ricerca, associazioni di categoria e imprese si dialoga sulla sostenibilità, sugli effetti del cambiamento climatico, sull’innovazione tecnologica, sulla valorizzazione del riso come alimento funzionale, sull’economia circolare, sulla biodiversità, sul legame tra riso e salute e sull’internazionalizzazione del prodotto.
Per accompagnare i visitatori alla scoperta della terra del riso e delle sue profonde radici storiche, sono stati ideati sei tour guidati tematici, viaggi narrativi per raccontare il patrimonio del territorio: dalle risaie ai borghi storici, passando per le trasformazioni che hanno segnato la civiltà rurale.
I ristoratori Fipe di Vercelli aderiscono con i Risò Days, proponendo menù tematici, mentre i musei cittadini prolungano gli orari di apertura. Invece le Risò Night vogliono animare il centro di Vercelli con performance dal vivo
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