Il presidente di Confagricoltura Novara Cusio Ossola interviene sulla bozza della legge di bilancio 2026 per sottolineare come l’ art. 26 impedirà, dal primo luglio del prossimo anno, la compensazione dei crediti d’imposta – generati dal piano di Transizione 4.0 e 5.0 – con i contributi Inps. “Tutto ciò – dice Giovanni Chiò – provocherà gravi squilibri finanziari alle aziende agricole. Il Governo non deve disattendere all’impegno preso con le imprese agricole e suggellato da cinque Leggi di Bilancio, dal 2020 al 2025. Il divieto di compensazione dei contributi previdenziali con i crediti d’imposta 4.0 e 5.0 vanifica gli sforzi di tutti quegli imprenditori che si sono impegnati a rinnovare il loro parco macchine rendendo più efficiente e sostenibile la produzione agricola”.
È quanto dichiarato dal presidente di Confagricoltura Novara e VCO, Giovanni Chiò in merito al testo della bozza della Legge di Bilancio 2026. “Colpire per l’ennesima volta le aziende agricole – prosegue Chiò – che negli anni 2022 e 2023 hanno investito in tecnologie 4.0 rispettivamente 2,2 miliardi e 2,5 miliardi di euro significa mettere in ginocchio un intero comparto che ha contribuito al benessere della società attraverso il lavoro nei campi, per non fare mai mancare il cibo sugli scaffali dei negozi e dei supermercati, anche durante momenti difficili quale la pandemia. Faremo quindi sentire la nostra voce in ogni sede e con ogni mezzo in difesa dei nostri Associati e di tutte le Aziende Agricole”, conclude il presidente.

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