La rivoluzione di Auricchio: “Il nuovo testimonial del gorgonzola? Il Gorgonzola”

La rivoluzione di Auricchio: “Il nuovo testimonial del gorgonzola? Il Gorgonzola”

di Gianfranco Quaglia
“Il nuovo testimonial del gorgonzola? Il gorgonzola”. Parola di Antonio Auricchio, neo-presidente del Consorzio di Tutela con sede a Novara e vicepresidente di Assolatte. Dopo il ricorso ai grandi nomi (lo chef Antonino Cannavacciuolo, l’ultimo della serie e sicuramente con pochi confronti), il patron del formaggio è convinto che in fatto di comunicazione occorre una rivoluzione. Partendo dal prodotto. Lo ha ribadito durante il recente “Dairy summit”, che aveva come titolo “Sostenibilità, reddito e consumi: le sfide del settore lattiero-caseario italiano si vincono in filiera”.
In questi giorni sta andando in onda sulle principali reti televisive il nuovo spot sull’erborinato italiano più famoso nel mondo. “Ebbene – sottolinea Auricchio – ve ne sarete accorti -. Abbiamo tolto il personaggio importante per mettere al centro, come attore, solo il gorgonzola e dare distintività al prodotto. E’ arrivato il momento di cambiare: occorre aprire un nuovo corso anche nel settore pubblicitario e puntare sui prodotti. L’Italia dispone di tante Dop, mettiamole in evidenza. E’ necessario prendere per mano il consumatore, trasmettergli la provenienza delle nostre eccellenze e dargli tutte le conoscenze necessarie per consumarlo. Ogni volta che vado all’estero parlo di come possono essere consumati i nostri formaggi. Cercherò di portare nel Consorzio questa ventata moderna partendo dalle origini della nostra produzione”.
Insomma, un grande avvenire dietro le spalle, per dirla con Vittorio Gassman. Auricchio ne è convinto e guarda soprattutto ai nuovi e futuri consumatori: “Per fare breccia fra i giovani occorre una maggiore contemporaneità della comunicazione”. La filosofia però deve contenere anche aspetti pratici: “Noi produciamo arte, ma occorre anche il critico che veda e giudichi. Per questo è bene aprirsi e aprire i nostri caseifici alle visite del pubblico”.
Trasparenza, sostenibilità, ambiente, parole che suonano come un “mantra” e Auricchio lo sa bene. “In un mondo sconvolto da questo virus noi dobbiamo tendere a una stabilità, puntare a nuovi investimenti, come il fotovoltaico e la cogenerazione. E poi al benessere animale, dobbiamo instaurare un costante dialogo con i nostri produttori. Fare il trasformatore e l’agricoltore significa avere un senso di responsabilità nei confronti dei cittadini di tutto il mondo. Questi sono i messaggi che colpiscono i giovani”.auricchio

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