Sono 71 le Gran Medaglie d’Oro e 330 le Medaglie d’Oro assegnate al XXIII Concorso Enologico Internazionale Città del Vino che si è tenuto a Siena, nei locali del Bastione San Filippo della Fortezza Medicea, rinnovata sede di Enoteca Italiana di Siena.
La classifica generale riporta tra i vincitori di medaglie solo il 30% dei vini esaminati durante il concorso come stabilisce la ferrea regola dell’O.I.V. Organizzazione Internazionale Vite e Vino.
“È stata un’edizione da record – commenta il presidente dell’Associazione Nazionale Città del Vino Angelo Radica– con la partecipazione di circa 1.500 campioni di vino provenienti da tutta Italia e da 11 Paesi esteri. La prima volta di questo nostro importante evento fu proprio a Siena, nel 2001, sempre in Enoteca Italiana; allora furono poche centinaia i campioni di vino italiani esaminati; oggi sono circa 1.500 campioni tra i quali molti stranieri”.
Quest’anno la soglia si è ulteriormente alzata: il punteggio per ottenere una Medaglia d’Oro si è innalzato a 87,6/100; un valore che testimonia quanto sia sempre più ampia l’offerta di vini di qualità e al tempo stesso impedisca a molti vini di raggiungere un analogo attestato, visto che il regolamento dei concorsi pone come limite minimo di punteggio per ottenere una Medaglia d’Oro a 85/100.
Tredici le Commissioni internazionali che hanno valutato in vini in rassegna, provenienti da Georgia, Corea del Sud, Croazia, Germania, Olanda, Portogallo, Spagna, Stati Uniti, Lussemburgo, cuba, Francia, Polonia, Albania, Libano, Cile, Israele, Austria, Moldova, Grecia, Romania.
Sono state assegnate 71 Gran Medaglie d’Oro (vini che hanno ottenuto il punteggio da 92/100 in poi), e 330 Medaglie d’Oro a partire dal punteggio di 87,6/100; un valore alto, che testimonia la diffusa qualità dei vini e che rappresenta solo il 30% dei campioni valutati, come impone l’O.I.V., Organizzazione Internazionale Vite e Vino che pretende di premiare i vini migliori in assoluto.
I vitigni “autoctoni” che più di altri si sono resi protagonisti di questa edizione del Concorso sono, in rigoroso ordine alfabetico: Aglianico, Barbera, Cagnulari, Cannonau, Glera, Malvasia di Candia, Montepulciano d’Abruzzo, Moscato (nelle sue varie declinazioni), Nebbiolo, Nero d’Avola, Primitivo, Sangiovese, oltre ai “soliti” Merlot, Cabernet Sauvignon, Chardonnay, e molti altri.
I riconoscimenti, come da esclusiva peculiarità del Concorso di Città del Vino, saranno assegnati sia alle aziende sia ai Sindaci dei Comuni dove le aziende operano e hanno i vigneti; una caratteristica che, come ormai più volte ribadito, intende valorizzare e promuovere il rapporto tra vino e territorio, tra aziende e Comuni, tra impresa privata e pubblica amministrazione. Il Sindaco, quindi, è idealmente il “padrino” dei vini del proprio territorio, tanto che alla premiazione, si svolgerà a Roma il prossimo 5 luglio in Campidoglio, nella Sala della Protomoteca,
Stefano Vercelloni, vicepresidente delle Città del Vino e coordinatore per il Piemonte: “Sono molto soddisfatto di questa edizione per le adesioni che ci sono state e l’elevato livello qualitativo dei vini, e lo sono altrettanto per i risultati del Piemonte e dell’Alto Piemonte per le tantissime medaglie ottenute. Appuntamento per il prossimo anno a Nuoro in Sardegna ”.
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