In alto calici e numeri, il Piemonte al Vinitaly

In alto calici e numeri, il Piemonte al Vinitaly

Arrivano i piemontesi, anzi sono già arrivati. Seicento viticoltori, dal Monte Rosa alle Langhe, a Verona sino al 18 aprile nel Padiglione 10 di Vionitaly, la più importante manifestazione fieristica del mondo dedicata al vino. In gran parte piccole e medie aziende, alle quali si aggiungono una ventina di Cantine cooperative, associazioni di produttori, Consorzi di tutela, organizzazioni economiche e professionali dei produttori e numerosi enti e istituzioni a rappresentare il territorio regionale.

Inoltre un’area espositiva collettiva, che raccoglie circa 200 produttori, grazie alla collaborazione tra Regione Piemonte, Piemonte Land of Perfection che raggruppa i Consorzi di tutela del vino piemontese, e Unioncamere Piemonte. Un’immagine unitaria identifica lo spazio collettivo del “Piemonte” attraverso l’opera artistica di Simone Monsi, scelta attraverso il concorso di giovani artisti, promosso da Regione Piemonte e Artissima.

Il biglietto da visita del Pioemonte nel pianeta vino è scritto da 17 Docg e 42 Doc che coprono circa l’80% della produzione totale. Sono i vini diventati simboli e ambasciatori delle qualità del Piemonte e del Made in Italy.
Oltre alla degustazione dei vini, i visitatori possono partecipare anche a quelle del Vermouth e delle grappe piemontesi, e al programma di eventi e di manifestazioni che rappresentano le novità, le iniziative e progetti della vitivinicoltura piemontese. La trasmissione “Decanter di Rai Radio 2, con Fede e Tinto seguirà l’intera manifestazione dall’area Piemonte.

Nella Cittadella della Gastronomia, “Ristorante Piemonte” curato da grandi chef piemontesi stellati: Davide Palluda del Ristorante all’Enoteca di Canale d’Alba e Walter Ferretto del Cascinalenuovo di Isola d’Asti.

Infine, per il Premio “Angelo Betti” conferito ogni anno ai benemeriti della vitivinicoltura segnalati dalle Regioni, il designato per il Piemonte è Roberto Teobaldo Costa, titolare con il fratello Marco della azienda vitivinicola Teo Costa di Castellinaldo (Cn).

“La presenza in questi decenni del vino piemontese a Vinitaly – commenta l’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte, Giorgio Ferrero – ha attraversato la storia della nostra vitivinicoltura, i suoi cambiamenti, la capacità di imporsi sul panorama internazionale per la sua qualità e unicità. Siamo cresciuti come valore aggiunto, come export sfiorando il miliardo di euro, e il 2017 segna un passaggio importante su un altro versante: la ripresa della crescita della superficie con impianti viticoli. Dal 1984 le superfici vitate in Piemonte hanno subito una lenta, progressiva riduzione, passando dai 74 mila ettari di allora ai 43.900 del 2016. Nel 2017, per la prima volta, abbiamo invertito la tendenza con un piccolo, ma significativo aumento a 44.600 ettari vitati. Il segno che i successi della nostra vitivinicoltura sono destinati a crescere, se continueremo a lavorare con una totale attenzione alla qualità e al radicamento sul territorio”.Ferrero-Vinitaly-2018

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